Cara Juventus, che fine hai fatto?

Pogba

Che sostituire Tevez, Pirlo e Vidal non fosse cosa facile lo si sapeva. Che questa non sarebbe stata la stagione da favola dello scorso anno, pure. Ma nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere la Juventus in piena zona retrocessione, con un solo punto dopo tre giornate di campionato, quasi si trattasse di una neopromossa qualunque.

Una partenza choc quella dei bianconeri, che al momento sembrano solo lontani parenti di quelli capaci di forgiarsi di quattro scudetti di fila. Sarà che sono cambiati tanti giocatori, sono andati via dei leader e sono arrivati dei giovani, sarà che qualcuno possa anche essersi stancato di vincere. Un sentimento inconscio che a qualche pilastro della “vecchia guardia” potrà anche esser passato per la mente.

Quel che è certo è che una Juve così brutta non la si vedeva da chissà quanti anni. Mai nelle quattro stagioni passate, i bianconeri avevano offerto delle prove così poco convincenti. Quella vista sin ora è solo l’ombra della Juve che fu: una squadra che non sembra aver più la fame di un tempo, che pare aver dimenticato che “vincere è l’unica cosa che conta”.

Inutile addossare le colpe ad Allegri, al mercato o ai giocatori. Inutile aggrapparsi agli infortuni, anche se quest’anno i bianconeri sembrano abbonati all’infermeria.

La Juve ritornerà ed ha tutte le carte in gioco per farlo, ma prima deve ritrovare quelle certezze che al momento sembrano mancare. Cercando il vero volto di Pogba che, come sperano i tifosi juventini, dovrà essere capace di caricarsi la squadra sulle spalle, trovando nuovi “eroi” in Dybala e Cuadrado (i più positivi delle ultime uscite) e riconfermando la spina dorsale del vecchio gruppo con i vari Buffon, Bonucci e Marchisio. Bisogna ritrovare la serenità e quindi ritrovare la strada del successo. Solo allora tutto tornerà alla normalità.

Dopo la “batosta” e dopo i primi veri fischi dello Stadium, c’è la necessità di ripartire, di rivedere in campo la vera Juventus e l’occasione giusta potrebbe presentarsi tra soli tre giorni, in Champions League contro il Manchester City.