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Caos Rockets: tra il caso Harden e diversi giocatori fermati per i protocolli covid

Non di certo un periodo sereno dalle parti di Houston, con i Rockets che in poche ore si sono trovati a dover fronteggiare un nuovo risvolto nella vicenda James Harden e ad essere rallentati dai protocolli covid.

Per quanto riguarda l’MVP della stagione 2018, la NBA ha aperto un’inchiesta riguardo un video che aveva iniziato a circolare durante i suoi giorni di assenza non giustificata dal training camp della franchigia. Video che lo ritrarrebbe all’interno di un night club senza mascherina, violazione del protocollo covid che non lo renderebbe disponibile per la gara di apertura della stagione, prevista per stanotte.

Un eventuale esito sfavorevole delle investigazioni potrebbe portare ad una multa, una squalifica o una partecipazione a campagne di sensibilizzazione. In ogni caso, il giocatore ha affidato le proprie parole ai social, affermando come si trovasse in un locale, sottolineando come non si trattasse di uno strip club, per festeggiare la promozione di un’amica. In ogni caso, la giustizia NBA farà senz’altro il suo corso.

Protocolli covid che però non lasciano in pace i Rockets: a causa della positività riscontrata di un membro della squadra inizialmente non meglio specificato, infatti, un gruppo di giocatori che comprende John Wall e DeMarcus Cousins non potrà prendere parte alla partita di stanotte contro gli OKC Thunder. Chi rientrerà così nel tracciamento del caso si unirà al destino di Ben McLemore, già da qualche giorno in isolamento per un tampone positivo.

Con alcuni aggiornamenti, poi, la franchigia ha reso noto che il giocatore risultato positivo è Kenyon Martin Jr, mentre i tamponi di Wall e Cousins sarebbero già risultati negativi. In attesa di ulteriori aggiornamenti.

Insomma, prima uscita stagionale che si preannuncia quantomeno spinosa per Houston.

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