La Roma pensa all’attacco
IL TEMPO (A. AUSTINI) – Almeno quattro nomi rimasti in corsa, dodici giorni per portarne uno a Roma. Monchi si prepara al rush finale del mercato con l’obiettivo di prendere un esterno d’attacco e, se si incastreranno altri tasselli (tipo la cessione di Fazio), un difensore centrale. Chi c’è nella lista del diesse spagnolo?
Schick, Cuadrado, Munir e… Mahrez. Perché fino a quando non suona il gong del 31 agosto, tutto può succedere. Per il momento l’algerino è finito fuori dai radar giallorossi, oggi esordirà in casa col Leicester nella gara contro il Brighton, la sua voglia resta quella di lasciare le Foxes ma serve un’apertura del club inglese che, finora, non arrivata. Monchi sarebbe ben felice di ricevere un improvviso segnale positivo da Leicester, ma da giorni guarda altrove.
Ad esempio a Genova, dove Schick è rimasto senza però disfare le valigie. Dimenticata la Juve e superati i problemi di aritmia che gli avevano fatto perdere l’idoneità sportiva e l’occasione della vita a Torino, la Sampdoria l’ha lasciato sul mercato e, da tempo, lo tratta con l’Inter. Ma neppure l’ennesima cena tra i dirigenti Ausilio e Romei giovedì scorso ha sbloccato l’affare. I nerazzurri sono pronti a pareggiare la valutazione fatta dalla Juve, 30.5 milioni, anche eventualmente a superarla con i bonus, a patto di ottenere un prestito con obbligo di riscatto o comunque una via per dilazionare il pagamento.
La Samp per ora fa muro, consapevole che ci sono altre squadre interessate. Tra queste la Roma, come conferma il presidente Ferrero. Non esattamente il simbolo dell’attendibilità, ma l’istrionico patron doriano ha detto al sito pagineromaniste.com che i giallorossi «vogliono Schick e sanno cosa fare. La Roma ha superato l’Inter, non c’è più la clausola rescissoria e a Patrik piacerebbe giocare nella Capitale. Quanto costa? L’Inter ha offerto 35 milioni». Dichiarazioni da prendere assolutamente con le molle che non trovano conferme a Trigoria. Ma Monchi sta davvero continuando a monitorare la situazione. Lo spagnolo è consapevole che se si dovessero inserire nell’asta club ricchi come Borussia e Monaco, sarebbe il caso di tirarsi fuori. Schick può adattarsi ma non è un esterno, Cuadrado sì e se Keita dovesse finire alla Juve allora il colombiano diverrebbe un obiettivo più concreto per la Roma. Munir, invece, è una sorta di carta di riserva.
Non a caso, Monchi ha chiesto al Barcellona il prestito del 21enne spagnolo di origini marocchine, rientrato solo di passaggio dal Valencia, e sta aspettando una risposta. Una possibile operazione low cost, per poi magari dirottare il resto del budget su un difensore. Intanto il diesse spagnolo è riuscito a piazzare Iturbe ai messicani dello Xolos di Tijuana. Oggi la partenza del ragazzo, è un prestito con obbligo di riscatto fissato a 5 milioni, quindi un addio dopo le parentesi infelici a Bournemouth e Torino. Ora la Roma limita i danni: Iturbe è costato 24,1 milioni compresi bonus e commissioni, l’anno prossimo, scontata anche la quota di ammortamento di questa stagione, avrà un valore a bilancio di 4.82 milioni e frutterà addirittura una piccola plusvalenza.