L’ex difensore promuove il trequartista
Walter Meeuws, ex difensore del Club Bruges e vice-campione d’Europa con il Belgio nel 1980 è intervenuto in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it per parlare del trequartista belga e obiettivo del Milan.
Walter, lei è un mito del Bruges. Che ne pensa dell’obiettivo del Milan Charles de Ketelaere? Può diventare un top player?
“Ci sono squadre inglesi interessate a de Ketelaere ma qui in Belgio danno per certo il suo passaggio al Milan“.
E’ già pronto per un grande club come il Milan e la Serie A?
Io credo che per Charles sia meglio rimanere un altro anno al Bruges, prendersi la titolarità in nazionale e poi andare all’estero”.
Ma anche per il Bruges sarebbe meglio tenerlo. Con la vetrina del Mondiale il suo valore potrebbe crescere in modo esponenziale e scatenare un’asta nel 2023…
“Concordo pienamente. E poi, anche se non dovesse essere titolare in Qatar, entrando a gara in corso potrebbe comunque far vedere le sue qualità. Ripeto: per Charles fare un altro anno a Bruges prima del grande salto farebbe bene”.
Charles è un giocatore polivalente che può giocare in tutte le posizioni del centrocampo, sulla trequarti e anche in attacco. Ma dov’è che rende meglio?
“Charles è polivalente e può giocare davvero dappertutto. Ma nel ruolo di trequartista, dietro alla punta, è devastante. Lui è un numero 10″.
Se dovesse paragonare CDK a un calciatore del passato, c’è qualcuno in particolare che le ricorda?
“Per me è simile a Kakà, soprattutto a livello fisico e con la sua presenza. E come Kakà con la palla al piede è forte. Ma è sempre difficile fare paragoni. Lui è Charles de Ketelaere, ha il suo proprio stile e non deve copiare nessuno”.
Parlando di connazionali illustri, a che livelli può arrivare? Può diventare un calciatore di classe mondiale?
“Per il momento Charles lo vedo un gradino sotto la classe mondiale”.
E’ un potenziale Pallone D’oro come Kakà?
“Non penso ma dipende in quali squadre giocherà e se i suoi prossimi allenatori crederanno in lui. Nel calcio anche se hai talento, per fare una grande carriera devi sempre avere un po’ di fortuna. Se ad esempio fosse andato al Milan due anni fa non sarebbe stato il massimo e la sua carriera ne avrebbe risentito. Invece Milan di oggi è più forte, davvero un’ottima squadra…”.