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Milan, il Borussia Dortmund toglie Aubameyang dal mercato

Aubameyang

Calciomercato Milan, la situazione di Aubameyang

L’amministratore delegato del Borussia Dortmund, Hans-Joachim Watzke, ha negato che l’attaccante Pierre-Emerick Aubameyang lascerà il club tedesco nel mercato di trasferimento di gennaio 2018 per continuare la sua carriera in Cina e che resterà in Germania per tutta la stagione.

Nel calcio non si può garantire nulla, ma siamo convinti che giocherà con il Borussia Dortmund questa stagione. E’ difficile ora immaginare uno scenario in cui questo non sia il caso“, ha detto in un’intervista con la dpa Watzke.

Voci di mercato apparse su alcuni media nelle ultime settimane sono state in parte completamente pazze. Anche con smentite dure è difficile lottare ogni giorno contro di queste. Per questa ragione si dovrebbe guardare semplicemente in silenzio ciò che appare su molti media nelle finestre di mercato. Non c’è alternativa“, ha aggiunto l’ad del club tedesco.

Alle spalle le voci di trasferimento

Il calciatore del Gabon è stato oggetto di molte voci che lo davano vicino all’addio alla Bundesliga durante la pausa invernale, che va da metà dicembre a metà gennaio. Ma è anche inseguito da molti club, come il Milan, in questa finestra di mercato.

Watzke spera di lasciarsi alle spalle queste voci e che la prossima stagione, che inizia il 18 agosto con la partita tra Bayern Monaco e Bayer Leverkusen, sia meno frenetica rispetto allo scorso anno.

Nella stagione 2016-2017, il Dortmund ha vissuto la chiusura temporanea della sua tribuna sud dopo gli scontri con i tifosi del Lipsia, l’attentato al pullman della squadra e tutta l’attenzione mediatica circa la partenza del tecnico Thomas Tuchel. “Quando ho iniziato il mio lavoro al Borussia Dortmund è stato più faticoso perché, a causa della situazione finanziaria del club, avevo la sensazione che il giorno successivo sarebbe potuto essere l’ultimo del club. Ma se guardiamo agli ultimi otto o dieci anni, questo è stato sicuramente il più stressante per tutti noi“, ha concluso Watzke.

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