Intervistato da Lazio Style Radio, Angelo Fabiani, ds della Lazio, ha parlato di Sarri e del mercato dei biancocelesti: “Come si esce da questa situazione? Purtroppo per chi come me ha vissuto il calcio in provincia, di questi momenti ne ho vissuti tantissimi. C’è sempre un rimedio a tutto. Il famoso metodo, cambio di mentalità e l’essere consapevoli che la Lazio in quanto società, tifosi e movimento calcistico deve essere al centro di tutto e tutti e non lasciare spazio a egoismi personali”.
Fabiani: “Sarri migliora tantissimo i suoi calciatori”
Sarri? “C’è una grande condivisione di tutto ciò che si fa, alla base ho trovato tra mister e presidente un rapporto importante di rispetto reciproco. Non tragga in inganno che il primo a essere incazzato sia il presidente significa automaticamente avercela con qualcuno. Conosco Sarri dai tempi della Nocerina, dai campi sterrati, e so che è un cavallo di razza. Preparatissimo e perfezionista. Migliora tantissimo i propri calciatori. Ho avuto la fortuna di vedere da vicino Capello, Ancelotti e altri mostri di allenatore come Lippi. Da questi ho tratto sempre spunti positivi e devo dire che Sarri non è inferiore a loro”.
Il rinnovo di Luis Alberto? “Partiamo dal presupposto che esistono due tipi di calcio: quello giocato e quello mediatico. Io mi occupo di quello giocato, anche se poi, se mi avventuro, ci sguazzo anche in quello mediatico. Paradossalmente uno a scadenza si deve riconquistare la pagnotta e dovrebbe offrire una performance superiore, sono situazioni di contorno che non trovano riscontro. Un rinnovo di contratto non è dato per statuto, lo si concorda tra le parti e non per questo se non dovesse accadere un professionista, che si ritiene tale, possa venire meno all’impegno. Questo non è il caso della Lazio, da quando sono qui non ho mai sentito nessuno lamentarsi e figuriamoci in un momento così particolare”.
Il mercato di gennaio? “Le critiche ci stimolano. Per fare un matrimonio bisogna essere in due. A volte ci sono cose che si possono fare e altre volte no. Dia? È un ottimo giocatore, bisogna capire e vedere quale possono essere gli equilibri nell’inserimento in un gruppo collaudato come quello della Lazio”.