Ve lo ricordate l’ottobre di due anni fa? Il Real Madrid aveva vinto da qualche mese la terza Champions consecutiva e Julen Lopetegui aveva assunto la pesantissima eredità di Zinedine Zidane. L’avvio di campionato non aveva convinto molto la piazza, che però aspettava una partita di alto livello per non lasciarsi andare a giudizi affrettati. Quel match, a metà di ottobre, era il Clasico e finì davvero male. Il Barcellona vinse 5-1 e Lopetegui venne esonerato.
Passate due stagioni, a Madrid l’aria è tornata a farsi frizzante. Questa volta è un’istituzione ad essere in bilico. Proprio quel Zinedine Zidane del triplo trionfo europeo e che ha portato a Madrid pure due campionati, ora genera un po’ di scontento. Le due sconfitte consecutive, tra Liga e Champions, non ci volevano perché hanno riaperto i dubbi. La squadra infatti non sembra pronta a reagire ai colpi che subisce. Inizia ad insinuarsi l’idea che Zidane non sia in grado di staccarsi dai campioni con cui ha vinto tutto. La prova decisiva, ancora una volta, sarà la partita contro i rivali di sempre. Sabato alle 16 i Blancos vanno al Camp Nou per cambiare il corso del destino. In caso di sconfitta pesante, come due anni fa, l’allenatore potrebbe saltare. Calciomercato.it ha già pronto il nome del sostituto: Mauricio Pochettino è già stato allertato da Florentino Perez. Per l’ex tecnico del Tottenham sarebbe il ritorno in Spagna, dopo gli anni all’Espanyol da giocatore e allenatore.
Mai però fare i conti senza l’oste. Non è detto che il presidente abbia la forza di dire addio a Zidane. Il francese ha scritto pagine indelebili nella storia del Real Madrid. Tuttavia non si può scartare nessuna pista, come quella che intreccia il destino del prossimo Clasico con la Juventus. I bianconeri sono il prossimo avversario del Barça in Champions, ma potrebbero pure offrire la panchina proprio a Zidane. Il tormentone insomma ricomincia: un contatto tra le parti c’è stato già quest’estate, durante la scelta del dopo-Sarri. Zizou però ha risposto che aveva promesso di restare almeno un altro anno a Madrid e quindi ha rifiutato. Ora però la pista di mercato torna ad essere battuta, senza mai dimenticare che le opportunità di ingaggiare Zidane saranno molto limitate. Ha sempre sostenuto infatti che farà l’allenatore per pochi anni e poi si ritirerà definitivamente dal calcio. Insomma, ora o mai più.