Calciomercato in fermento per Juventus, Inter e Milan

Inter

Il Campionato e la finale di Supercoppa chiuderanno il 2016 pallonate. Ma il mercato tiene banco con i primi, suggestivi nomi.

 

Il campionato ha appena finito di celebrare la Juventus quale sua regina d’inverno, che a Torino si sta già programmando l’immediato futuro. L’obbiettivo Champions League – per non parlare del sesto scudetto di fila – tiene banco nei pensieri di Agnelli e di tutto l’entourage bianconero, e oggettivamente il coltivare un sogno di tale portata va di pari passo con il livello elevato di consapevolezza di sè che la squadra ha raggiunto.

L’emergenza difesa, con gli infortuni dei vari Chiellini, Bonucci e Barzagli, che hanno smembrato la leggendaria BBC, è stata affrontata da Allegri valorizzando il grande lavoro di crescita fatto su un giovane di belle speranze come Rugani, premiato con un rinnovo contrattuale che sa di investitura ufficiale. Aggiungendosi ai vari Sturaro, lo stesso Bonucci e a breve anche Dybala. La Juve i suoi gioielli se li vuole tenere, anzi, gli occhi sono bene aperti per rendere la rosa bianconera sempre più competitiva, valorizzando soprattutto gli ultimi gioielli del fertile vivaio del nostro calcio.
L’acquisto ormai imminente di Caldara, che verrà ufficializzato a Gennaio, dà l’idea del tipo di programmazione che Marotta e Paratici stanno attuando. Il dubbio è se verrà subito, coltivando il suo talento con pazienza e imparando dai vecchi draghi, o se rimarrà a disposizione di Gasperini ancora un anno. Resta un difensore di prospettiva, e i 15 milioni di valutazione rendono l’idea sulla caratura tecnica di questo potenziale campione.
I nomi di Gagliardini e Kessiè figurano da tempo sul taccuino di Marotta, come confermato da lui stesso, segno che anche a centrocampo la linea da seguire è quella di operare per irrobustirne l’assetto. Si è fatto, a tal proposito, il nome di N’Zonzi, che non ha rinnovato col Siviglia, e che potrebbe lasciare le rive del Nerviòn già a Gennaio. Bastano 30 milioni, e la Juve pare interessata, come del resto il City di Guardiola, orfano di Gundogan fino al termine della stagione.

Spostandoci a Milano, questa sera tiene banco la sfida fra Inter e Lazio. In biancoazzurro scenderà in campo Lucas Biglia, oggetto del desiderio di Pioli che vuole prendersi il suo vecchio capitano già a Gennaio. La quotazione si aggira intorno ai 20 milioni, ma è difficile che Lotito se ne priverà. In primis, perchè priverebbe Inzaghi della sua principale fonte di gioco, e di elementi di pari livello da poter prendere in alternativa senza svenarsi non ve ne sono. In secondo luogo, pesa in casa Inter la questione relativa al Fair Play finanziario, nonostante il centro sportivo di Appiano – con relativi kit di allenamento – siano freschi di sponsorizzazione del gruppo Suning.
Per Gennaio occorre sfoltire la rosa, e di elementi ormai disfunzionali ve ne sono parecchi. Da Kondogbia a Biabiany, passando per Jovetic e Gabriel Barbosa. Gli ultimi due meritano un discorso a parte, con Jovetic che potrebbe ritornare a Firenze in cambio di Badelj, soluzione assai gradita da Pioli, rispetto ai vari Mikel e Diarra, che non convincono a pieno; Gabigol potrebbe approdare in prestito in qualche altro club (si parla di Genoa, Bologna o addirittura Las Palmas), al fine di valorizzare i 30 milioni spesi la scorsa estate per strapparlo al Santos (che, per inciso lo vorrebbe riprendere con sè…). Su Banega il discorso è complesso, perchè il giocatore a tratti molto sporadici ha confermato il suo enorme valore, ma per Pioli costiuisce un rebus tattico. Da regista non quaglia, da trequartista non corre, e questo ha spinto il tecnico a tenerlo fisso in panca. Il Valencia si è fatto avanti, come per Kondogbia e Jovetic, vedremo che si deciderà a Gennaio. Sul fronte difensori, Criscito e Darmian sono i due nomi che tengono banco, per rinforzare il reparto terzini che ha costituito un bel tallone d’Achille in qeusto girone d’andata.

In casa Milan invece, col closing rinviato a Marzo, difficile attendersi colpi ad effetto. Bacca potrebbe rimanere, dopo le avances di Siviglia e Barcellona (in cambio di Alcacer), e per l’attacco si punta ad un giovane interessante come Riccardo Ottolini, classe ’97, in forza all’Ascoli. In pratica una bella copia di Suso, mancino quindi che predilige giostrare a destra. Testa sulle spalle e tanto talento, dicono dalle parti del “Del Duca”. Potrebbe arrivare subito, a conferma che a Milanello si ragiona in prospettiva sia per necessità che per convinzione.