Calciomercato Barcellona, Bartomeu: “Real e PSG ipocriti”

Barcellona

Con il fischio di inizio di Barcellona-PSV Eindhoven prende il via ufficialmente la Champions League 2018-2019. A fare gli onori di casa della massima competizione europea il presidente Blaugrana Josep Bartomeu che sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si confessa a cuore aperto. Sentiamo cosa ha detto.

BARCELLONA TRA GRANDEZZA E FUTURO

“Partiamo dalla Champions. Anche perché da due anni ci buttano fuori le italiane, prima la Juventus e poi la Roma, con merito. Ora puntiamo a vincere tutto e abbiamo rafforzato la squadra:meno giocatori ma con più qualità e spazio alla cantera. Dei 22 della prima squadra 10 sono canterani. E stiamo cercando di dare spazio ad Aleña, Puig, Miranda e Ruiz. Lo scorso anno abbiamo vinto la Youth League. Non si può pretendere di crescere sempre gente come Xavi, Iniesta e via dicendo. E la presenza di questi stessi giocatori ha chiuso le porte a chi veniva dal basso. Il livello è altissimo: anche 4 anni fa vincemmo la Youth League e di quei ragazzi in prima squadra c’è solo Munir. E se il talento in casa non c’è o è troppo giovane va cercato fuori”.

LA CHAMPIONS 2018-2019

“C’è equilibrio. A parte la Juve con Ronaldo nessuno ha fatto colpi sensazionali, nessuno voleva vendere i pezzi migliori: si è guardato al piano sportivo più che a quello economico. Andrea Agnelli ha fatto un colpaccio. A me di questa storia dispiace che la Liga abbia perso una stella, la seconda in due anni dopo Neymar. È negativo per il movimento, non m’interessa il fatto che il Madrid possa essersi indebolito, vogliamo che si giochi il miglior calcio. Solo così puoi competere con la Premier League, la più ricca. Ronaldo non migliora solo la Juve ma tutta la Serie A. In chiave Champions poi sono d’accordo con Messi: la Juve con Ronaldo è ancora più candidata al titolo”.

CALCIOMERCATO

In chiusura una stoccata sul calciomercato. “Florentino Perez e Nasser al Khelaifi si sono lamentati del fatto che altri club entrino in contatto con i loro giocatori. Quando qualcuno si lamenta prima deve pensare se anche lui ha fatto lo stesso in qualche occasione. Non penso che il PSG non abbia sentito Neymar prima di pagare la clausola. Come si esce dall’ipocrisia? Ci deve pensare la Fifa, cambiando le regole. In Spagna abbiamo lo svantaggio delle clausole di rescissione. I club sanno qual è il prezzo del giocatore e ci parlano. La Fifa deve intervenire”.
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