Umberto Calcagno, attuale numero uno dell’Assocalciatori, ha rilasciato un’intervista radiofonica. Le sue dichiarazioni in vista delle prossime elezioni:“I calciatori non voteranno me, ma voteranno un gruppo di persone che poi lavoreranno insieme. Voteranno un gruppo di persone, ex calciatori, che lavoreranno insieme. Siamo persone che hanno quella responsabilità di far crescere attorno a noi calciatori e calciatrici che arriveranno dopo di noi”. Ha aggiunto: “Taglio stipendi dopo questa pandemia di coronavirus? Occorre conoscere bene tutte le dinamiche. Abbiamo riunito tutti ad inizio pandemia e abbiamo chiarito che è difficile fare un piano unico per tagliare allo stesso modo gli stipendi. Sappiamo bene che ci sono differenze tra le varie società e anche all’interno della stessa squadra per i diversi giocatori. Ci sono basi differenti e casi diversi. Noi abbiamo dato il nostro supporto, ma il buon senso ha avuto la meglio in passato”.
Sul calcio dilettantistico, questione molto importante considerando gli effetti della pandemia, si è espresso cosi: “Abbiamo fatto un fondo solidaristico. Ma è chiaro che dobbiamo andare per livelli. Abbiamo chiuso anche un protocollo con la Lega dilettanti che permetterà di aiutare anche con un’ulteriore mese di liquidità dopo quella di febbraio-marzo”.
Infine, una battuta sul caos tamponi che ha visto coinvolta la Lazio: “Leggo che ci siano delle indagini in corso. Ci sono regole precise e protocolli da rispettare. Le cose che stanno emergendo potrebbero avere conseguenze gravi anche sotto l’aspetto della parità competitiva oltre che ovviamente in termini di salute”.