Intervenuto in conferenza stampa insieme a Spalletti, Riccardo Calafiori, difensore della Nazionale, ha parlato in vista della sfida di domani.
Calafiori: “In Nazionale per dare una mano”
Che emozioni provi a giocare in questo stadio dove sei cresciuto?
“Sicuramente mi dà qualcosa in più, cercherò di sfruttarlo sul campo. Sono contentissimo, giocherò davanti ai miei amici e ai miei familiari”.
Cosa rappresenta per te Bologna? Cosa ti sta dando la Premier?
“È stato il primo anno in cui mi sono sentito importante per una squadra e una città, ho bellissimi ricordi e un bellissimo rapporto con tutti. Mi sentivo di tornare e mi ha fatto piacere. La Premier è un campionato molto diverso rispetto alla Serie A, è sempre un bene imparare a giocare con ritmi e qualità diverse, penso di poter dare una mano alla nazionale”.
Come sarà affrontare Trossard? Quali sono le sue qualità?
“Sarà divertente, è un top player e cercherò di dare dei consigli ai miei compagni di squadra perché non sarà facile affrontarlo. È forte nell’uno contro uno e sa calciare molto bene”.
Questo gruppo giovane può raggiungere l’obiettivo mondiale che inseguiamo da troppo tempo?
“Conosco la maggior parte dei ragazzi, siamo giovani ma il gruppo è forte. I segnali sono positivi e dobbiamo cercare di continuare così”.
Ci sono affinità tra il gioco di Arteta e di Spalletti?
“Domanda complicata. Sicuramente la costante con il mister e con Arteta è la ricerca del dominio tramite il gioco. Queste sono le cose che li accomunano, sono d’accordo con entrambi, è sempre meglio affrontare gli avversari in questo modo senza subire troppo”.
Pensi di poter essere un esempio per i giovani?
“Me lo auguro, spero possa accadere ad altri giovani. Spero mi prendano come un esempio da seguire”.
Qual è la differenza fondamentale tra la Premier e la Serie A?
“È difficile dire una cosa soltanto, ne dico due allora. La prima cosa dopo gli Europei è senza dubbio l’intensità in allenamento e in partita, questo è molto diverso dall’Italia. Non penso che dobbiamo rubare qualcosa dalla Premier, le partite sono tutte combattute, sia contro le piccole che contro le grandi, nessuno pensa a difendersi ed è più divertente da seguire”.