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Buffon: “Tra Spalletti e Lippi c’è somiglianza. Donnarumma parata difficile, tra due anni saremo al top”

L'ex calciatore torna a parlare di Spalletti e della Nazionale Italiana

Buffon

Intervenuto come capo delegazione della Nazionale, Gianluigi Buffon è tornato a parlare a Casa Azzurra: “Abbiamo dimostrato di essere una nazionale equilibrata che ha consapevolezza, con un inizio choc che poteva destabilizzare anche un certo tipo di convinzione abbiamo proseguito a giocare a macinare gioco, come ha detto il mister la nostra forza è quella di aggrappaci al gioco, abbiamo meritato ampiamente la vittoria. Il mister cerca sempre di trarre il massimo da quello che ha a disposizione, a volte utilizza il bastone a volte la carotina, penso siano degli strumenti inevitabili quando devi ottenere il massimo dai ragazzi”.

Buffon: “Bello rivedere Del Piero”

Queste le sue parole:

La mancanza di cattiveria?
“C’è il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, dipende come lo vuoi vedere: ieri bisogna porre l’attenzione sullo svantaggio e sulla serenità su cui siamo riusciti a rimediare, questo è stato il segnale più forte da prendere, poi c’è qualcosa da perfezionare, con un più di cinismo e rabbia probabilmente non avremmo rischiato al 90esimo di veder sfumare una vittoria fondamentale”.

Somiglianze tra Spalletti e Lippi?
“C’è molta somiglianza. Ad esempio nella gestione degli uomini e del gruppo, c’è un momento nel quale è bello essere amico, ma a volte devi far capire che sei un comandate, queste due cose alternate devono esserci se si vuole essere protagonisti fino in fondo”.

La parata di Donnarumma?
“Ne ha già fatte, anche di più difficili, ieri è stata una parata molto importante, il momento non lasciava più spazio a delle repliche nostre”.

Ha rivissuto le emozioni del 2006?
“Le emozioni di ieri le ho rivissute rivedendo Del Piero, nonostante io sia uno che cerca di scordarsi il passato perché vivo nel presente. Ma rivedendo Alex qualche passaggino a quei ricordi l’ho fatto”

Ieri Oliver non ha espulso Rodri.
“Non ho visto in particolar modo quell’azione. A parte tutto, credo si stia parlando di un arbitro di grande livello”.

Con la Spagna sarà un contesto simile al 2016?
“Penso che la Spagna dell’epoca fosse un po’ a fine ciclo, tanti giocatori da lì a poco hanno abbandonato la nazionale. Noi siamo quasi a inizio ciclo, voglio pensare che fra due anni saremo qui al top, ma già adesso possiamo raggiungere livelli di performance elevati”

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