Intervenuto all’Università di Teramo, Gianluca Buffon, ex calciatore della Juventus ha parlato della possibile esperienza da direttore sportivo: “Diventare direttore sportivo è significato chiudere un cassetto di esperienze e mettermi alla prova, dopo 32 anni da calciatore”.
Buffon: “Juve in B scelta che mi rappresentava”
E poi ancora: “L’esperienza in campo non basta – ha sottolineato – e la formazione giuridica, economica e manageriale è fondamentale per un dirigente sportivo a qualsiasi livello”.
Sul ritiro al calcio: “No, sono veramente felice di aver smesso. Mi sto dedicando ai tanti interessi ai quali ho dovuto rinunciare per questa vita da calciatore così totalizzante”.
Sul calcio nella vita: “Ho avuto la fortuna e la capacità di avere come priorità l’emozionare e l’emozionarmi. Restare alla Juve in serie B, a 28 anni e da campione del mondo, sembrava da folli, ma era una scelta che mi rappresentava, il riflesso di quello in cui credevo da bimbo. I soldi invece sono sempre stati l’ultima cosa, un non tema”.