Buffon: “Attenzione a Ibrahimovic”

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Alla vigilia della sfida contro la Svezia il capitano degli azzurri Gigi Buffon suona la carica, idee chiare quelle del numero 1 degli azzurri. Di seguito le parole di Buffon come riportate da mediaset:

Che ricordo hai del gol fantastico di Ibrahimovic?
Non bellissimo, anche se fu un gol esageratamente bello. All’epoca Zlatan era un talento ma non si riusciva a capire che carriera avrebbe fatto. In questi 12 anni ha dimostrato le sue capacità più volte e quel gol in Portogallo l’ha già ripetuto più volte. Fatta da lui non sorprende più.

Come convivete con il ricordo della seconda partita di Brasile 2014?
Nelle ultime competizioni nella seconda partita abbiamo sempre avuto problemi. Siamo qua per risolverli. L’inizio è stato confortante e forse non ce l’aspettavamo nemmeno noi, ma la nostra forza è che siamo consapevoli dei nostri limiti. Così sappiamo come preparare certe partite per non steccare. Con la Svezia sarà un banco di prova contro una squadra nordica importante. Dovremo fare molta attenzione

Qual è la tua relazione coi tre difensori?
Ho un feeling particolare, giochiamo insieme da tanti anni e siamo una difesa collaudata. Ci conosciamo bene e ci stimiamo tantissimo e questo rende le cose più semplici. A questi livelli però non possiamo rilassarci e anche contro la Svezia dovremo prepararci bene. Conte ha portato la mentalità che conosce meglio. Il risultato è figlio del lavoro

Quanto vi spaventa Zlatan Ibrahimovic?
Ibra lo temiamo tantissimo perché fa la differenza e uno dei campioni che fanno le fortune delle squadre in cui giocano. La Svezia non è solo lui, ma il suo talento ce l’hanno in pochi. Sarà un bel problema fermarlo

Quanto è importante Bonucci nel cominciare l’azione?
Leonardo ha caratteristiche precise, è un playmaker difensivo e sa impostare il gioco benissimo. Rischia e osa giocate difficili e ha il coraggio e personalità di prendersi queste responsabilità al limite. A livello difensivo è migliorato tantissimo, oggi è completo

Quali sono i punti comuni tra il mondiale 2006 e questa nazionale per spirito di gruppo?
L’analogia a oggi è che abbiamo vinto 2-0 la prima partita. Il gruppo si compatta e diventa più forte andando avanti e conseguendo risultati, è inevitabile. C’è una predisposizione dal primo giorno nel voler creare un’amalgama importante. Crediamo in questi fattori.