Un tabù da sfatare assolutamente, oggi la boxe è anche una cosa da donne!
I luoghi comuni su questa antica disciplina sono purtroppo ancora tanti, ma oggi finalmente la ‘noble art’ è in pieno sviluppo e oramai si coniuga perfettamente anche nel mondo femminile.
Sempre più donne vengono sedotte ogni anno da questo sport fuori dal ‘comune’, aumentando del ben 15% in più dell’anno scorso nella kickboxing, e secondo la Federazione Pugilistica Italiana sono circa un milione le donne che praticano il pugilato amatoriale.
Le campionesse italiane
La prima boxeur donna in Italia ad aver calcato il ring ed essere stata tesserata come pugile è l’umbra Maria Moroni nel 2001, diventando poi campionessa d’Europa nell’anno successivo. Quando ancora i titoli mondiali professionistici per le donne non esistevano.
“Il fatto è che se ne parla poco, perché le nostre gare non sono ‘urlate’ sui giornali e in tv” spiega Simona Galassi, campionessa europea dei pesi Mosca EBU nel 2007-2013-2014 e campionessa mondiale pesi supermosca IBF negli anni 2011-2012, in un’intervista a Donna Moderna. Da ricordare il combattimento italiano tra la stessa Galassi per il titolo mondiale dei pesi mosca WBC contro l’italiana Stefania Bianchini al Palasport “Villa Romiti” di Forlì.
A sentire le grandi campionesse, questa disciplina consente di acquisire sicurezza e fiducia in sé. “ Ti mette di fronte alle tue paure, ti costringe a tirare fuori il carattere, la forza di volontà e la determinazione per farcela. E poi dà quel pizzico di sicurezza in più che ci rende più sensuali” aggiunge la campionessa romagnola.
La boxe femminile quindi cerca di farsi strada in un mondo ancora molto chiuso per un clichè del tutto maschile.