Bonucci-Caldara, perché si perché no

BonucciCaldara, uno scambio positivo? Se luglio è stato il mese dell’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus (ma anche di Radja Nainggolan e Matteo Politano all’Inter, Javier Pastore e Bryan Cristante alla Roma, Simone Verdi e Fabian Ruiz al Napoli), agosto sarà il mese della (probabile) maxi operazione sulla A4 che vedrà i campioni d’Italia ritrovare un Leonardo Bonucci “perduto” mentre al Milan arriveranno da Torino Gonzalo Higuain e Mattia Caldara. Un qualcosa come 120 milioni di euro (forse di più) di investimento che vedrà muoversi due classe 1987 al top della condizione ed un classe 1994 in rampa di lancio.

Ma se la cessione di Higuain è nell’ordine delle cose, visto che con l’arrivo di CR7 il “pipita” vedrà diminuire le possibilità di giocare, lo scambio Bonucci-Caldara è quello che sta muovendo maggiori attenzioni.

La Juventus la scorsa estate ha visto partire il suo numero 19 verso Milanello per 42 milioni di euro dopo 319 presenze, diciannove reti e dodici titoli “domestici” in maglia bianconera in sette stagioni. I tifosi della zebra presero in malo modo la cessione, oltre tutto verso una concorrente al titolo la scorsa stagione la vera regina di mercato. La stagione di “Bonnie”, promosso subito capitano da Vincenzo Montella, si è rivelata molto altalenante, deludendo nel complesso i tifosi del Diavolo. Ma il numero 19 di Viterbo nel return match dell’”Allianz Stadium” dello scorso 31 marzo, subissato di insulti nel pre-gara e durante tutta la partita, decise di lasciare il segno…segnando il gol del momentaneo 1-1 con un colpo di testa sotto la Curva Sud, feudo del tifo della Vecchia Signora. Dopo l’importantissimo gol il giocatore si lasciò andare alla sua tipica esultanza, lo “sciacqua-bocca”. Un affronto terribile anche sui social gira un’immagine diventata celebre con Khedira, autore della rete del 3-1 finale, assalito dai compagni con accanto un Bonucci di spalle a testa bassa.

La notizia che Leonardo Bonucci possa tornare nella squadra che lo ha visto diventare uno dei primi cinque centrali di difesa al Mondo ha spaccato la tifoseria bianconera: perché riprendere uno che è andato via per soldi? Perché riprendere uno che dopo un gol ha esultato come se non avesse mai giocato nella Juventus? Perché riportare a casa uno che la prossima stagione compirà 32 anni? Ma sopratutto, perché per arrivare a Bonucci ci si deve privare di uno come Mattia Caldara?

Stessi discorsi anche dall’altra parte del Naviglio, ma con diverso piglio: via un giocatore che ha fatto male per quanto (tanto) è stato pagato; via un mercenario; via uno che si è preso immeritatamente la fascia di capitano e che al primo “abbaglio” Champions ha deciso di salutare tutti. I tifosi milanisti ovviamente farebbero firme false per avere dalla Juventus anche il difensore di Bergamo oltre al bomber argentino con la barba.

Ed ecco il punto: Leonardo Bonucci e Mattia Caldara. Chi ci guadagna e chi ci perde tra Juventus e Milan. Abbiamo fatto qualche ragionamento

Leonardo Bonucci alla Juventus: perché si

La Juventus, lo hanno capito anche i muri, vuole la Champions League. Senza se e senza ma. Dopo l’arrivo di Mattia Perin e Joao Cancelo, il riscatto di Douglas Costa, l’arrivo a parametro zero di Emre Can e, sopratutto, Cristiano Ronaldo, in casa bianconera si sogna in grande per cercare di riportare la “coppa dalla grandi orecchie” in Italia dopo nove stagioni e a Torino per la terza volta dopo sette sconfitte fatali in finale. E chi più di Bonucci può garantire quel quid in più in una difesa che in pochi giorni, a giugno, ha perso gente come Buffon, Asamoah, Lichsteiner e mettiamoci anche Howedes? Allegri vuole un giocatore di esperienza per vincere l’ambito trofeo e Bonucci ha giocato due finali e dopo la sufficiente stagione al Milan chiusa con un piazzamento Europa League confermato solo dal Tas di Losanna ora vuole tornare a Torino per vincere quella benedetta coppa che rende grande chiunque la alzi al cielo. Bonucci va per i 32 anni, è nel top della condizione e alla Juventus farebbe più che comodo: dal conoscere l’ambiente al giocare con il coltello tra i denti. E per fare questo sarebbe anche disposto a decurtarsi lo stipendi quasi della metà. Una cosa non da poco visto che al Milan, con i bonus vari, prendeva 10 milioni di euro.

Leonardo Bonucci alla Juve, perché no

I cavalli di ritorno non vanno mai. Chiamateli “cavalli di ritorno”, “minestre riscaldate” o come volete, fatto sta che questo ritorno alle origini del difensore laziale suona un po’ come “ho sbagliato, scusatemi”. Ma quel gol nella partita dello scorso marzo pesa come un macigno tanto, che i tifosi bianconeri il giorno dell’arrivo di Cristiano Ronaldo si chiedevano “Bo-nuc-ci-do-v’-è?”.

Va bene che i calciatori sono professionisti e dove giocano devono giocare dando il meglio di loro stessi, ma siamo sicuri che qualche fischio di troppo potrebbe accompagnare la stagione di Bonucci? Perché va bene che i supporter spesso e volentieri dimenticano tutto, ma molti no. E non sono passati dieci anni dalla scorsa stagione ma…una sola stagione.

Mattia Caldara al Milan, perché si

Sono molteplici i motivi che spingerebbero Mattia Caldara verso il Milan. Uno su tutti: giocare titolare in una squadra prestigiosa, ricca e titolata (non che l’Atalanta non soddisfi i “requisiti” precedenti, ma la bacheca rossonera è sempre una delle più ricche al Mondo). Ma non solo: Caldara fa parte di quella nouvelle vogue di giocatori chiamati a risollevare le sorti del nostro calcio dopo la debacle contro la Svezia ed un ranking FIFA che vede la nostra Nazionale al diciannovesimo posto (19 come il numero di Bonucci). Considerato il giovane centrale di difesa con maggiore hype d’Italia, Caldare giocherebbe a fianco del (quasi) coetaneo Alessio Romagnoli, migliorato tantissimo tanto da aver fatto meglio in questa stagione rispetto a Bonucci e per non parlare del fatto che molti tifosi vorrebbero il numero 13 di Anzio capitano. A parte questo, non sarebbe male per Gattuso poter disporre contemporaneamente della futura coppia di difesa della Nazionale italiana.

Dopo due anni di “apprendistato” bergamasco, Caldara ha vestito la maglia della Juve solo nella tourné americana della International Champions Cup e mai (ovviamente) partite ufficiali. Per molti la sua cessione al Milan suonerebbe come una bocciatura, visto che la Juventus si riprenderebbe uno che ha sette anni in più di lui non solo anagraficamente, ma anche come esperienza internazionale.

Caldara in rossonero giocherebbe per almeno due obiettivi, difficili da conquistare però: scudetto e/o un posto Champions. Ma giocherebbe con continuità visto che il parco difensori del Diavolo presenta elementi che non dovrebbero impensierirlo per un posto da titolare.

Mattia Caldara al Milan, perché no

Diciamo la verità: la Juventus di oggi non ha nulla a che vedere con il Milan di oggi. L’elenco delle differenze tra le due squadre più nobili del nostro massimo campionato è oggi palese: dai bilanci allo stadio di proprietà, dai giocatori arrivati negli ultimi sette anni alla questione Tas, tutto è pro Juventus. E l’averci visto lungo su Caldara due anni fa è un altro punto in favore dei torinesi: l”aver investito venti milioni di euro per un ragazzo senza esperienza ed al primo anno titolare in Serie A è stato un qualcosa che forse il Milan venti anni fa poteva fare. E nell’operazione che lo porterà a Carnago dalla Continassa Caldara verrebbe valutato il doppio di quanto speso dalla Juventus.

Perché lasciare andare via un 1994? Perché lasciare andare via un difensore di sicuro avvenire con un discreto fiuto del gol, tanto da aver già segnato dieci reti in tre stagioni in A? Per di più per un classe 1987 che, nonostante sia al top, non ha ventiquattro anni e ha davanti a sé ancora pochi anni di carriera (anche se noi gliene auguriamo ancora tanti)? Tutte domande che hanno scatenato i tifosi della Juventus che hanno lanciato un hashtag già tra i trend di Twitter: #Caldaranonsitocca. A dimostrare che loro credono in questo giocatore che, nonostante la giovane età, servirà come il pane nella difesa bianconera. E pazienza se Bonucci nel 2010, quando planò a Torino, aveva un anno in meno.

Il mercato chiuderà alle 23:59 del 18 agosto, poche prima dell’inizio del campionato. Vedremo cosa succederà sulla A4 rosso-nero-bianca.