Boban torna a parlare del Milan: “Non si può paragonare a quello di Sacchi. Leao va aiutato”

Il fantasista sostiene il calciatore portoghese del Milan

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Intervenuto durante la presentazione del nuovo libro di Arrigo Sacchi, Zvonimir Boban, ex calciatore del Milan è tornato a parlare della società rossonera e non solo.

Boban: “Sacchi e Braida mi presero dalla Dinamo”

Queste le parole dell’ex fantasista:

Cosa ha rappresentato per te Sacchi? “Ha rappresentato il più grande rivoluzionario nella storia del calcio, nella maniera più assoluta. Quello che ha più influenzato il calcio: esiste il calcio pre e post Sacchi. Un amico, sono legato in tanti modi a Sacchi pur non avendo fatto parte del primo Milan. Ho fatto parte del secondo, quello in cui Capello, sul lavoro, di Sacchi, ha trasformato il Milan in un’altra cosa ma alla stessa maniera straordinaria. In fin dei conti mi hanno scelto lui e Braida, sono arrivati a prendermi dalla Dinamo Zagabria”.

Sacchi ha rivoluzionato il calcio italiano e mondiale. Sei d’accordo? “È stata una rivoluzione assurda, impensata, fatta con intelligenza, filosofia e coraggio incredibili. Rimane così nella storia. Quello che oggi vediamo nel calcio, in ogni squadra ed in ogni allenatore tra distanze, pressing, correre insieme quello è Sacchi”.

Sul Milan di Pioli“Non direi che i due Milan (quello di Pioli e quello di Sacchi, ndr) possano essere paragonati”.

Ti fa piacere la 10 a Leao? “Fa piacere. Leao va capito e aiutato, ci vuole ancora del lavoro individuale per perfezionarlo. È un talento straordinario, non completamente maturo. Però già ha fatto tanti progressi e tanto tanto bene per il Milan. Non tanti se lo aspettavano. Io sì”.