Il bivio di Leonaro Bonucci

Leonardo Bonucci

La notizia ha iniziato a girare a metà di questa settimana e ora sembra che la trattativa sia in dirittura di arrivo: salvo clamorosi colpi di scena: Leonardo Bonucci è un nuovo giocatore del Manchester City,

Dopo cinque stagioni, “Bonnie” lascerà la Juventus per approdare alla corte di Pep Guardiola nella parte (fu) operaia di Manchester. Il club presieduto dallo sceicco Mansur verserà (o verserebbe) nelle casse bianconere qualcosa come 60 milioni. Ovvero: tanti soldi.

I tifosi della Vecchia Signora sono già sul piede di guerra per la cessione del loro difensore centrale, anima ‘e core di questa Juventus dei record (italiani), che andrebbe a rinforzare in maniera importante una squadra che da quando gode dei petroldollari è una realtà affermata del calcio europeo.

A distanza di un anno il copione si ripete: 365 giorni fa si parlava dell’incedibilità di Arturo Vidal, ora di Leonardo Bonucci. Fino a quando non ci sarà la firma e la comunicazione del passaggio del giocatore tra i due club, non si può parlare di trasferimento, ma nel mentre è possibile parlare di un bivio: perché la Juventus dovrebbe cedere Bonucci e perché la Juventus non dovrebbe cedere Bonucci.

Vediamo meglio nel dettaglio

PERCHE’ CEDERLO

Leonardo Bonucci è nato il 1° maggio 1987 e ha 29 anni. Ventinove anni è un età fantastica per un calciatore: a metà fra la condizione top ed il ritiro.

Quindi 60 milioni (ricordiamolo, 120 miliardi del vecchio conio) sono tanti, tantissimi soldi. Per lo più per un difensore. Nella lista dei trasferimenti, Bonucci si posizionerebbe all’ottavo posto, a pari merito con Radamel Falcao (60 milioni dall’Atletico Madrid al Monaco) e Luis Figo, pagato 62 milioni di euro nell’estate del 2000 dal Real Madrid al Barcellona.

Con questa cifra, Bonucci diventerebbe il difensore più caro della storia del calcio nonché il calciatore italiano con il cartellino più pesante. Motivo di orgoglio per il nostro calcio e per la Juventus.

Cederlo significherebbe portare nelle casse del club torinese una plusvalenza molto grande che potrebbe spingere la squadra di Andrea Agnelli a presentarsi nelle trattative con tanta moneta tonate sul tavolo e portare non solo un nuovo difensore, ma anche qualche altro giocatore. Insomma, un sacrificio importante per il bene del club

Del resto la storia insegna che con i soldi delle cessioni di Zidane, Tevez e Vidal qualche altro campione a Torino è arrivato e i successi sono arrivati ugualmente.

PERCHE’ NON CEDERLO

Bonucci non è da cedere per vari motivi. Il primo: è il un capitano “di movimento” della Juventus. E già solo per questo lo si dovrebbe blindare a vita.

“Leo” è un faro della difesa bianconera e della Nazionale e in giro non ce ne sono tanti del suo valore tecnico. Arrivato nell’estate 2010 dal Bari molto grezzo, oggi Bonucci è un difensore diventato un cigno e ammirato da tutti.

La partita contro il Belgio agli Europei ha decreto Leonardo Bonucci come uno dei migliori interpreti del ruolo di difensore centrale. Un ruolo non facile, ma che “Leo” sta svolgendo con molta cura e attenzione da molte stagioni. E il fatto di giocare in una difesa collaudata (e forte) come quella della Juventus (che è anche quella titolare della nostra Nazionale) gli è molto congeniale.

Di stagione in stagione, il ragazzo di Viterbo ha acquistato sempre più consapevolezza e autorità: ventitre reti e otto assist non sono poco per uno che deve impedire agli altri di fare rete. E anche contro Spagna e Germania è stato importante, sebbene abbia sbagliato il suo rigore nella “lotteria”. Ma se non avesse segnato il rigore assegnato all’Italia per fallo di braccio di Boateng, non ci sarebbe stata la “lotteria”.

C’è chi lo paragona, come autorevolezza, ad un mostro sacro come Franz Beckenbauer. Magari il paragone con il “kaiser” è un po’ azzardato, ma Bonucci sembra aver individuato nel tedesco un esempio da seguire e da imitare.

Alla Juventus da sei stagioni, Leonardo Bonucci ha iniziato con molta difficoltà: qualche errore e qualche cartellino di troppo hanno fatto storcere il naso a molti tifosi, che rimpiangevano il fatto che l’Inter avesse preso il suo “gemello” Ranocchia. Ma Bonucci si è messo sotto e di stagione in stagione è diventato sempre più affidabile, completo e capace di difendere il “fortino”, oltre ad aver incrementato la capacità nei lanci lunghi per i compagni.

Con Conte, Bonucci è diventato un giocatore completo, con Allegri un Difensore con la D maiuscola. E “Leo” lo ha dimostrato: arrivato in punta in piedi, ha faticato molto ma poi è cresciuto alla distanza. E se non è un top player, poco ci manca. Anche perché non è facile essere dei top player ricoprendo il ruolo di difensore centrale.

Se la Juventus ha vinto i suoi cinque scudetti di fila e sta tornando competitiva anche in Europa, lo deve anche al suo numero 19, cresciuto mentalmente e tecnicamente. E non è un caso se è un leader sia dentro che fuori dal campo.

Cedere Bonucci per 60 milioni darebbe respiro anche al nostro calcio, visto che si dice che i nostri giocatori sono chiusi dagli stranieri e quelli che ci sono sono tecnicamente scarsi. E poi essere apprezzati da un maestro di calcio come Guardiola fa sempre piacere.

La sua cessione renderebbe la Juventus più debole in un settore che ha fatto le fortune del club torinese in questo quinquennio, ma siamo sicuri che con i soldi incassati dai Citizens e con il risparmio del suo ingaggio (4.5 milioni a stagioni), sicuramente davanti a Gigi Buffon arriverà (o arriverebbe) un giocatore dal peso specifico europeo importante.

Ora la palla passa a Leonardo Bonucci e in questo caso non deve impedire il gol avversario, ma dare un senso alla sua carriera.