L’Inter torna in corsa nonostante Lautaro; ma è Beto il mattatore della giornata
Non sarà forse il più bello ma di certo il nostro campionato è al momento il più incerto ed avvincente del panorama europeo. Nel continuo saliscendi delle tre pretendenti (la Juve che vi si era appena riaffacciata è stata definitivamente esclusa dalla corsa…), stavolta è il turno di Inter e Napoli a fare la voce grossa mentre il Milan è stato costretto ad un mezzo passo falso casalingo dal coriaceo Bologna di mister Mihajlovic, video collegato dalla sua camera d’ospedale a causa del ritorno della malattia, l’avversario più infimo che tutti gli auguriamo di riuscire a sconfiggere presto ed in maniera definitiva. Alle spalle delle prime bene la Roma che prosegue espugnando la Genova blucerchiata la sua striscia positiva, e la Lazio che, grazie soprattutto al solito Milinkovic, supera il post derby con un prezioso successo nei confronti del Sassuolo, sempre bello a vedersi ma stavolta non molto efficace. In coda cade il Genoa, per la prima volta dall’avvento di Blessin, ma non ne approfitta nessuno, eccezion fatta per lo Spezia che vincendo contro il Venezia allunga forse in maniera determinante il suo distacco dalla zona più calda e meno ambita della classifica. Vediamo ora ruolo per ruolo i protagonisti del 31esimo turno
PORTIERI – Dall’altare alla polvere: finisce dietro la lavagna per rendimento il portiere atalantino Musso che rimedia un 5 in pagella “arrotondato” a 2 come fantamedia per via dei tre palloni napoletani raccolti in fondo al sacco; peggio di lui, ma soltanto per il maggior numero di reti incassate c’è solo Cragno che tocca quota 1. Al contrario risulta il miglior estremo difensore di giornata il polacco Skorupski con un bel 7 in pagella e rete inviolata. Ampiamente sufficiente il dirimpettaio Maignan (6,5), mentre Vicario paga il gol subito ad opera di Gonzalez e si ferma alla fantamedia del 6.
DIFENSORI – La retroguardia udinese si mette in mostra occupando ben due posti del podio di giornata: chiudono in testa a pari merito, grazie ad una prestazione attenta e alle reti con le quali completano il pokerissimo ai danni del Cagliari Rodrigo Becao, controfigura del cinematografico Aristoteles, e Molina; per entrambi un bel 10 di fantamedia. Poco sotto, con 9,5, si derma il laziale Lazzari autore del primo gol biancoceleste. Torna sui livelli delle sue ultime apparizioni giallorosse il salernitano Fazio che prima si fa beffare da Belotti, procurando il rigore decisivo, e poi nel finale rimedia pure un rosso evitabilissimo; il 3 in fantapagella ci sta tutto. Poco meglio va a Luperto; il difensore dell’Empoli non giocherebbe nemmeno male ma commette un’ingenuità che compromette sia la sua pagella sia la partita: 3,5 per lui.
CENTROCAMPISTI – E’ Milinkovic il miglior centrocampista di giornata; il suo tocco felpato gli vale il nono gol stagionale (stesso numero degli assist) ed un lusinghiero 10,5 in fantapagella. Alle sue spalle si piazza Elmas, il macedone sugella il suo momento positivo con una bellissima rete che chiude definitivamente la sfida di Bergamo; per lui il fantavoto è 10 al pari del romanista Mkhitaryan che d’astuzia beffa la difesa doriana e butta nel carniere giallorosso tre punti preziosissimi in chiave europea. Finisce male la domenica di Grassi; il suo Cagliari ne prende 5 e lui, espulso, rimedia un bruttissimo 3,5 di fantamedia. Un po’ meglio i compagni di squadra e di sventura Deiola e Pereiro che si fermano al 5 al pari di Locatelli e Gudmundsson.
ATTACCANTI – E’ naturalmente Beto il supereore del trentunesimo turno, nonché la “fantasfiga” per antonomasia per tutti i fantallenatori che se lo sono trovato contro. Dopo due mesi ed una decina di partite d’astinenza, il portoghese si sblocca di botto e ne infila tre tutti insieme! Per lui la fantasmagorica fantanmedia è 17,5. A debita distanza seguono Insigne 11,5 con una rete ed un assist, e Gonzalez, Politano e Simeone con 10. Giornata storta, anzi stortissima per Lautaro che gioca male, non segna e si becca pure un giallo che gli costerà un turno di squalifica; per lui un secco 5 in pagella forse anche troppo generoso. Stessa media per Morata, Rebic, Scamacca e Okereke.