Impresa da storia del calcio quella compiuta ieri sera dal Sassuolo. Risultato finale: 4-3. Quattro gol del diciannovenne Berardi che piega letteralmente il Milan. Doveva essere la serata di Honda, entrato nell’ultima mezzora, invece è stata quella di Domenico Berardi, neanche vent’anni e un futuro che sembra già scritto. Dopo 13 minuti di legge rossonera è iniziato il suo show. L’attaccante mezzo juventino (i bianconeri hanno la metà del cartellino) che aveva già castigato la Roma, ha deciso di festeggiare la fine della quarantena con l’Under 21 regalandosi una quaterna. Il Sassuolo sempre più sopresa del campionato, spodesta quel nome ingombrante di ” squadra-materasso”, e va alla carica affidandosi al suo pupillo Berardi che incendia la partita.
Non bastano i gol di Balotelli, Robinho e Montolivo a placare gli animi del Sassuolo, che inventa una partita tutta nuova, la quale entrerà nell’albo storico. Eppure i rossoneri avevano iniziato bene: vantaggio dopo 9 minuti con Robinho su assist di De Jong, poi raddoppio quattro minuti dopo con Balotelli su cross di Cristante. Nucleo della leggerezza milanista è stato permettere al Sassuolo di riaprire subito la partita e poi di scoprirsi troppo, senza riuscire a riprendere in mano il comando del gioco. Dopodichè lo show. Ci si aspettava una reazione tinteggiata di rossonero e invece dopo appena due minuti arriva la quaterna del Sassuolo. Al di là dei meriti dei neroverdi, che hanno salvato la panchina di Di Francesco, questo Milan è è un incubo incarnato. Molle, rinunciatario, a tratti irritante, incapace di reagire da squadra. Il risveglio nell’ultimo quarto d’ora stavolta non basta. L’ingresso in campo di Pazzini, Honda e Montolivo e lo schieramento iper offensivo producono un palo, un gol e una traversa, ma non rendono meno amara la serata. Poi nel finale Pegolo si supera con un’altra bella parata. Così, di fronte alla disfatta del Milan, anche l’atteso debutto del giapponese passa in secondo piano.
Al termine della gara parole infuocate firmate Barbara Berlusconi: “Così non va, bisogna cambiare”. Esonero in vista per Max Allegri?