L’estate che si appresta ad arrivare si prospetta essere piuttosto tranquilla per l’Inter e i suoi tifosi, che nel mercato estivo probabilmente non vedranno partire i loro idoli, bensì saranno contenti di veder arrivare nuovi giocatori di alto calibro e alcuni degli attuali top player e il loro allenatore Simone Inzaghi rinnovare il loro contratto che lega loro ai neroazzurri.
Inter, Baccin: “Con Inzaghi momenti di difficoltà ma siamo rimasti uniti”
Riguardo a queste importanti tematiche, questa mattina è intervenuto ai microfoni di Sky Sport il vicedirettore dell’Inter Dario Baccin, che ha parlato così del futuro prossimo del club.
Sul mercato estivo?
«Sicuramente questo è un gruppo di lavoro che sta funzionando bene. Siamo insieme da molti anni e ciò ci agevola nel lavoro quotidiano. I risultati credo siano la naturare conseguenza degli sforzi che stiamo facendo. Come tutti i mercati, ci saranno delle difficoltà anche quest’anno. Sappiamo ce questo è un gruppo che ha fatto molto bene. Ci sarà da toccare il meno possibile, siamo orgogliosi di aver messo nel nostro organico due giocatori del valore di Zielinski e Taremi che siamo orgogliosi ci abbiano scelti. I cambiamenti ci saranno, ma lavoreremo per dare al mister e al suo staff giocatori funzionali e adatti al nostro progetto».
Su Inzaghi?
«Simone ho la fortuna di lo conosco da oltre dieci anni. Quando allenava le giovanili della Lazio io ero a Palermo, non ha perso l’umiltà che l’ha sempre contraddistinto. È una persona per bene, è un buono ma allo stesso tempo deciso. Ha una passione smisurata per il lavoro. Ma anche una conoscenza a volte maniacale di tutti gli aspetti del calcio. Ci sono stati momenti di difficoltà, ma siamo stati bravi a restare compatti e uniti».
Le voci su Bento?
«Siamo contenti dei portieri che abbiamo. Si sono comportati bene quest’anno. Bento è uno dei nomi che stiamo valutando e che abbiamo osservato da molto vicino. Sta facendo un ottimo percorso ma è un po’ prematuro parlare in maniera approfondita di lui. Lo seguiamo con attenzione».
Tema Rinnovi?
«La volontà reciproca è quella di andare avanti. Ovviamente ci sono dei numeri da sistemare ma quando si parte da un rapporto così solido e le volontà sono comuni, credo che di problemi non ce ne saranno. Per ognuno di loro c’è un tempo prestabilito, ma credo si andrà avanti con tutti senza problemi».
Qualche nome per il 2024?
«L’organizzazione del lavoro principalmente fa tanto. Abbiamo una struttura di professionisti guidati principalmente da Piero e da me e seguiamo moltissimi campionati del mondo, live e in video. Abbiamo ovviamente una rete molto fitta di conoscenze che ci permette magari di avere tante volte notizie in anticipo, poi tante volte ci si riesce a concludere operazioni, tante volte no. Ma cerchiamo di essere quanto più presenti possibili sul mercato di tutto il mondo».
Il Sudamerica?
«Il Sudamerica è sempre ricco di giocatori interessanti. Dopo una crisi, durata fino a qualche anno fa dove si faceva un po’ più fatica, sono tornati i grandi talenti. Giocatori potenzialmente molto validi da vari Paesi del Sudamerica che si sono strutturati: sono cresciute nuove agenzie di procuratori, sono aumentati i direttori sportivi… E questo rende molto più complicato andare lì a prendere giocatori a prezzi competitivi. Le squadre inglesi e tedesche si muovono molto in anticipo, probabilmente grazie alle agevolazioni che hanno con i regolamenti riguardo gli extracomunitari e riescono a mettere budget che per noi sono impensabili. Continuiamo a insistere in quelle zone perché siamo sicuri che continueremo a trovare qualcosa di buono anche in futuro».
Su Retegui e Julian Alvarez?
«Hai fatto due nomi che abbiamo seguito in passato anche in maniera approfondita. È chiaro poi che per portare a termine un’operazione ci devono essere dei parametri che coincidono in quel momento e dei profili che coincidono con le necessità del nostro organico. Erano due giocatori che ci piacevano, ma poi non è stato possibile portarli a Milano. Siamo contenti per coloro che sono riusciti a portali nei loro club».
Su Bisseck?
«Era un una short list nostra, abbiamo iniziato a seguirlo, lo abbiamo visto da vicino e dopo un colloquio interno abbiamo deciso di andare su di lui. Giocatore giovane e dalle grandi potenzialità. Il suo impatto con il nostro ambiente è stato incredibile, si è calato con un’intelligenza che ci ha colpiti e siamo molto contenti di lui».
Su Thuram?
«Sul capitolo Marcus bisogna tornare al discorso sinergia che si respira anche a livello dirigenziale. Devo dire che la cosa che ha colpito inizialmente è stata la condivisione del fatto che avendo giocato contro di lui con il Gladbach. Avevamo in comune l’idea che avesse caratteristiche anche diverse rispetto al ruolo in cui era stato utilizzato fino a quel momento e questo ci ha trovato subito d’accordo. Tutto quello che è venuto dopo è stata diretta conseguenza delle trattative che si fanno. Purtroppo c’è stato l’infortunio che non ci ha permesso di prenderlo la prima volta, siamo contenti che Marcus ci abbia scelto lo scorso giugno perché non si può nascondere il fatto che c’erano altri 3-4 club a livello mondiale che lo volevano. Il fatto che abbia scelto Milano e l’Inter ci rende orgogliosi».
La Primavera?
«Intanto voglio fare i complimenti alla squadra Primavera perché ha fatto un ottimo percorso anche quest’anno. Un grande plauso va a Chivu e al suo staff per il lavoro portato avanti. Abbiamo una squadra di grande talento e potenzialità, ovviamente il percorso per portarli in prima squadra non è semplice ma siamo convinti che anche quest’anno abbiamo del potenziale importante come quello avuto negli scorsi anni».
Sui vostri giovani?
«Intanto sono contento per loro, hai nominato giocatori che sono cresciuti con noi, ma penso anche ad altri giocatori che ora si stanno affermando altrove come Satriano, Zanotti, i fratelli Esposito, Stankovic, l’altro fratello Carboni… Sono tanti i giocatori che stanno facendo un percorso importante che seguiamo. Anche Zhang è sempre molto attento e partecipe a questi aspetti, l’obbiettivo è quello di avere quanti più giocatori possibili che crescono all’interno della nostra squadra. Non è semplice ma sono convinto che con tempo, lavorando e buona volontà si possono dare opportunità importanti a questi ragazzi molto, molto bravi».
La tua miglior operazione?
«Quella per cui vado è la prossima che andremo a fare. Per quanto riguarda un sogno, personalmente se penso ad un’operazione penso ad un’operazione in cui andrò a prendere un nuovo Zanetti. Ovvero un giocatore in Italia piuttosto che all’estero che possa vestire la nostra maglia da quando ha 17 anni fino a fine carriera con un percorso importante come quello di Javier».