L’Atletico Madrid ha tirato un grosso sospiro di sollievo: dopo la seconda tornata di test, non sono stati trovati ulteriori positivi. I Colchoneros possono partire per Lisbona, dove tra 2 giorni affronteranno il Lipsia. Tutti tranne Vrsaljko e Correa, che per fortuna non sono riusciti a contagiare altri compagni. La mancanza del terzino croato non è una perdita tanto grave perché, causa l’infortunio al ginocchio che non gli dà pace, non ha giocato molte partite.
Atletico Madrid, l’importanza di Correa
La quarantena di Correa invece è un duro colpo per Simeone. L’attaccante in questa strana stagione ha segnato 5 gol e sfornato 7 assist. Non sono le statistiche di un giocatore superlativo, ma leggendo il numero delle sue presenze si capisce perché sia così importante per la sua squadra. Angelito ha saltato, tra tutte le competizioni, appena 5 partite, di cui solo 3 per scelta tecnica. Nessuno nel reparto offensivo ha giocato di più.
Atletico Madrid, la forza dell’attacco
Correa è uno dei protagonisti dell’attacco colchonero, che ha trovato la quadra dopo il lockdown. Da giugno, l’Atletico non ha mai perso e ha sempre gonfiato la rete. La forza degli avanti sta nel loro numero. Diego Costa, Morata, Llorente, Correa: l’Atletico è una 4×4 intercambiabile. Simeone è molto intelligente a gestire i suoi uomini perché sono tanti e ciascuno può dare un grande contributo. Prima di ogni partita non si sa mai quale sarà la coppia titolare, così i giocatori sono stimolati a dare sempre il massimo in allenamento e gli avversari non capiscono chi si troveranno di fronte. Correa è un pezzo pregiato della macchina costruita dal Cholo e per questo la sua assenza si farà sentire.
Atletico Madrid, Correa non c’è. Grande occasione per Joao Felix
La soluzione però è già pronta, basta cambiare formula. L’Atletico dal 4×4 passerà al 4+3. Il risultato è 7, il numero di João Félix, che solo un anno fa arrivava per 120 milioni. Prezzo alto, quindi grandi aspettative che spesso sono state disattese. Il portoghese è stato difeso dal capitano Koke molto chiaramente: le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti, basta avere un po’ di pazienza. L’occasione del talento per voltare pagina può arrivare già dopodomani nella battaglia di Lipsia. L’omonimo scontro del 1813 è anche chiamato battaglia delle nazioni perché vi parteciparono tutte le potenze europee. Una sorta di Champions League ante-litteram, che segnò l’inizio dell’inevitabile declino di Napoleone. Dopo tante violenze e sofferenze, lo sport si è sostituito alla guerra per dare uno sfogo alle molte tensioni umane. Purtroppo il mondo non è ancora libero da conflitti e ingiustizie, ma il calcio è nato anche per portare 90 minuti di serenità e svago all’interno di vite difficili. Sarà così nel caso di Lipsia-Atletico Madrid, l’appuntamento con la storia di João Félix.