Atalanta, Lookman è l’uomo della storia | Pagato 10 milioni, ora ne vale almeno il triplo

Lookman è l'eroe della finale tra Atalanta e Bayer Leverkusen. Ma è anche il miglior esempio del modello Atalanta, da anni virtuoso e oggi anche vincente.

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Ademola Lookman ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La vittoria di ieri sera della Dea in finale di Europa League contro gli invincibili del Bayer Leverkusen porta la firma di una grande calciatore, Ademola Lookman. Il ragazzo nigeriano sotto la cura Gasperini è cresciuto tantissimo, riuscendo a mettere in mostra tutte le sue qualità. Ma ciò che colpisce e che deve essere notato è il sistema di selezione dei calciatori da parte della società bergamasca.

Lookman infatti, prima di arrivare a Bergamo, è sempre stato considerato un grande talento mai veramente sbocciato e ha girato l’Europa tra prestiti e cessioni alla ricerca della sua dimensione. Poi la scintilla, l’idea di Gasperini, che vede in lui la seconda punta perfetta per il sistema di gioco che ha in mente e lo va a prendere, da semi-sconosciuto, dal Leicester appena retrocesso. Trattare in Inghilterra è sempre difficile e il prezzo per Lookman, considerate le prestazioni del ragazzo fino a quel momento, sembra essere eccessivo (10 milioni), ma la Dea continua dritta sulla sua strada appoggiandosi alla forza delle proprie idee. Lookman arriva in Italia all’inizio della scorsa stagione, quasi in sordina, Gasperini inizia a lavorarci su e ci fa scoprire un talento davvero cristallino. La sua prima stagione a Bergamo termina con 15 gol in 33 partite tra campionato e Coppa Italia: un exploit notevole, e la consapevolezza, per l’Atalanta, di aver trovato un calciatore forte forte sull’out di sinistra.

La consacrazione di Lookman, la tripletta in finale

E poi questa stagione, attesa come la stagione della consacrazione per Ademola Lookman. L’Atalanta, impegnata su tre competizioni, ha disputato quest’anno tutte le partite disponibili, giungendo in finale sia di Coppa Italia che di Europa League, e per questo Gasperini ha fatto ruotare tanto i suoi uomini in campo, centellinando le energie per arrivare in fondo. Il rendimento del calciatore nigeriano in campionato, di fatti, è stato meno positivo dello scorso anno, con 9 gol segnati in 29 partite, a cui però bisogna aggiungere i gol nelle coppe. In Coppa Italia Lookman ha trovato una rete, e poi l’Europa League…

Dopo un percorso eccellente della Dea, arrivata meritatamente in finale dopo aver eliminato avversari del calibro di Sporting, Marsiglia e soprattutto Liverpool, con la vittoria per 0-3 ad Anfield, ecco la finale. E’ l’occasione di una vita, è la possibilità che ogni giocatore sogna di vivere nella propria carriera. E nella finale, Lookman ne ha messi 3, uno più bello dell’altro, a coronamento di un percorso di crescita eccezionale sotto la sapiente guida di Gasperini.

Lookman esempio del modello Atalanta, da anni virtuoso, oggi anche vincente

La parabola di Lookman con la Dea spiega un po’ quella che è la ricerca del club bergamasco, l’orientamento societario e sportivo ormai affermatosi da anni e che sta diventando il modello anche per altre realtà del nostro calcio. La vittoria nerazzurra dimostra che spesso conta più scegliere i giocatori giusti che i grandi nomi, conta più puntare sul potenziale di un calciatore piuttosto che sulla carriera che ha alle spalle, e che lavorando bene si può creare valore all’interno della società anche investendo cifre tutto sommato accessibili quasi per tutti.

Se infatti l’investimento per portare Lookman a Bergamo fu di 10 milioni, ora quei soldi si possono dire più che ammortizzati, anche solo con la vittoria della UEL. E il prezzo di Lookman ora potrà schizzare alle stelle. L’Atalanta ha vinto con merito il primo trofeo della gestione Gasperini, a coronamento di un lungo ciclo virtuoso, divenuto nella notte di ieri anche vincente.