Intervenuto ai microfoni di Panorama TV, Kristjan Asllani ha rivissuto i suoi primi anni nel mondo del calcio: “Non ricordo nulla di quando sono scappato dall’Albania da bambino, avevo quasi 3 anni e sono arrivato nel villaggio dove vivo in Italia, dopo che mio padre è venuto con una zattera. Ho iniziato qui con il calcio e ho vissuto qui fino a quando sono andato a Milano. Mi piaceva molto il calcio e guardavo lo sport con mio padre. Ho iniziato qui in paese quando avevo 5 anni, dopo un anno sono andato in un altro paese qui vicino. Poi ho passato 13 anni all’Empoli e finalmente sono passato all’Inter. Ho sicuramente fatto dei sacrifici, ma tutto è bello se facciamo qualcosa che ci piace. Non ricordo bene quando ho ricevuto l’invito dall’Empoli, ma so che sono stato aiutato da un ex giocatore dell’Empoli che ho conosciuto qui al campo e mi ha detto di andare all’Empoli”.
Asslani parla dei suoi primi anni da professionista
Il centrocampista albanese rivive le prime emozioni con la prima squadra dell’Empoli: “Ricordo che era contro il Napoli in Coppa Italia e io rimpiazzai Bajrami per 6-7 minuti, fu una grande emozione per me che avevo fatto 13 anni nele giovanili dell’Empoli arrivare in prima squadra. Fu una cosa molto bella. Non ho sogni, perché il mio sogno era giocare con l’Inter e con la Nazionale. Adesso devo fare più gol per vincere trofei, con l’Inter, o con l’Albania”. Poi il pensiero va subito al gol sbagliato al Camp Noi: “Lì in campo non capivo, poi per un paio di giorni non ho parlato molto con la mia famiglia. Ma la squadra mi ha aiutato molto e sono rimasto tranquillo, peccato non aver segnato, avrei potuto farlo, lo so anche io. Simone Inzaghi si è subito schierato dalla mia parte, me lo ha detto in fretta. Mi ha detto di non mollare, che succedono queste cose, tutti abbiamo commesso degli errori, lui era dalla mia parte e lo ringrazio tantissimo”.