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Allegri: “Voglio il quinto scudetto”

Allegri
Il tecnico della Juve Massimiliano Allegri pensa positivo e punta al quinto scudetto consecutivo. Il tecnico campione d’Italia parla di mercato e dei suoi top player, da Morata a Pogba, senza dimenticare la finale persa a Berlino definita dal tecnico ‘la più bella finale degli ultimi anni’. Allegri gongola, la Juve  è senza dubbio la squadra da battere e il mercato già la vede protagonista, Dybala e Khedira i primi rinforzi, a testimonianza della volontà di continuare a primeggiare in Italia e… in Europa.
Di seguito l’intervista concessa alla gazzetta dello sport, le parole di Allegri:
Non ha paura di poter fare soltanto peggio? 
“No, perché la Juve può crescere molto e non mi riferisco ai risultati. La ricerca del successo è implicita se lavori alla Juve, ma c’è tanto da fare e questa sarà un’estate cruciale. Non dobbiamo pensare ai risultati, ma a migliorare noi stessi. Gli obiettivi poi sono i soliti: scudetto, coppa Italia e sogno Champions che va avanti. Il primo obiettivo è fare la storia conquistando il quinto scudetto consecutivo: la Juve ci è riuscita soltanto negli anni Trenta ed era un altro mondo. Però il club vuole consolidarsi in Europa, nell’élite dove siamo entrati prepotentemente”.
Se diciamo Berlino che cosa le viene in mente? Un’occasione persa? Gli anni che ci vorranno per tornare in finale?
“Mi viene in mente prima di tutto una bella partita, una delle più belle finali europee degli ultimi anni: ricordiamoci che il grande Manchester United con il Barça non passava la metà campo. Noi invece ce le siamo date, sull’1-1 ho pensato che avremmo vinto, poi è andata come andata, ma senza rimpianti, anche se avremmo potuto fare di più. Ci è mancata un po’ di convinzione”.
Lei avrebbe potuto fare di più? 
“Certamente, ma devo anche dire che ce l’abbiamo messa tutta, e non è in contraddizione con quello che dicevo prima. Le lacrime dei miei giocatori non volevano dire “chissà quanto tempo ci metteremo ad arrivare di nuovo fin qui”, ma piuttosto “potevamo davvero battere il Barcellona e non ci siamo riusciti”. La squadra ha una consapevolezza nuova, ha più autostima, anche in campo internazionale. Sono molto orgoglioso di questa crescita”.
È la caratteristica che sente più sua in questa Juve? 
“Non so se sia merito mio, ma è un progresso indiscutibile. Come la crescita di tanti giocatori”.
Ad esempio Morata.
“Un ragazzo stupendo e un giocatore che può soltanto migliorare”.
Se le vendono Morata che dice? 
“Se proprio devono spero almeno che il club incassi 70-80 milioni. Questo è il valore attuale di Morata. Credo che si debba puntare su di lui e anche su Coman, un altro giovane di eccezionale livello, che ha bisogno di un po’ di tempo per esplodere”.
Se le vendono Pogba invece che dice? 
“Evidentemente si tratterebbe di una scelta societaria e non tecnica: a certe cifre è difficile dire no. Ma se Paul resta a Torino deve farlo con la testa giusta, senza rimpianti. Perché quello che abbiamo raggiunto in questa stagione è solo un punto di partenza e per costruire il futuro della Juve servono giocatori giovani e motivati oltre ai senatori che possono trasmettere lo spirito giusto”.

 

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