Allegri: “Napoli ancora favorito per lo scudetto. Vlahovic è tranquillo, su Kostic e Fagioli..”

Il tecnico non si fida dell'Empoli

Allegri
MASSIMILIANO ALLEGRI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Empoli, Massimiliano Allegri ha affrontato i tanti temi proposti dai cronisti presenti, tra cui la sfida del Castellani, ma anche del mercato chiuso appena ieri.

Allegri: “Empoli partita insidiosa. Obiettivo Champions League”

Quali possono essere le insidie della gara contro l’Empoli? “Le insidie di domani sono le insidie di tutte le partite. Domani a Empoli troveremo una squadra che cercherà di fare i primi punti del campionato. Noi dobbiamo dare continuità ai risultati che abbiamo fatto. Troveremo una squadra che gioca come nel dna dell’Empoli. Dovremo fare una partita solida e tecnica, non sottovalutando l’Empoli”.

La difesa per te è quella tutta brasiliana? “Non è che c’è una difesa titolare, ho sei difensori perché ci metto dentro anche Huijsen e sono tutti affidabili. Le prime due partite hanno giocato Bremer, Danilo e Alex Sandro. Domani giocheranno Bremer, Danilo e ho il dubbio tra Alex Sandro e Gatti”.

Perché non ha parlato dopo la gara contro il Bologna? “Non stavo tanto bene e ho preferito far parlare Landucci che è come se parlassi io. Non c’è stato nessun problema. Tra l’altro è la prima volta. Non stavo bene. Questa settimana sono stato malconcio. Il primo ad essere dispiaciuto sono stato io. Però purtroppo è capitato e non capiterà più”.

Fagioli è pronto per fare il regista? “Nicolò è un giocatore che sta crescendo di condizione perché con la frattura che ha avuto, ha saltato la preparazione con noi. Ha giocato non sempre in queste partite. Secondo me alla fine potrà diventare una buona regista. Adesso il titolare è Locatelli e sta facendo bene, sono dispiaciuto per i fischi che gli sono stati fatti domenica quando è uscito dal campo, così come ad Alex Sandro, sono due giocatori affidabili che come tutti possono fare più o meno bene. Però sulla professionalità e sull’affidabilità non ho nessun dubbio”.

Cambiaso può giocare a destra? “A destra può giocare anche McKennie. Dovrò valutare perché siamo agli inizi. Devo capire se ci osso giocatori che possono quando subentrano che apportano alla squadra. Cambiaso può giocare anche a destra. Anche perché Andrea entra dentro il campo e per lui destra o sinistra cambia poco”.

Un bilancio del mercato? “Almeno il mercato è chiuso e ci possiamo concentrare già da stasera alla partita di domani… Per quanto riguarda il mercato abbiamo condiviso tutto quello che è stato fatto, sia in uscita che nelle possibilità di entrata. Cambiare i giocatori tanto per cambiare le facce non aveva senso, quindi non c’è stata possibilità di prendere qualcuno che potesse migliorare la squadra. Soprattutto con i direttore e l’input della società è stato quello di mantenere una squadra competitiva e allo stesso tempo sostenibile: sono usciti tanti giocatori e in questo è stato fatto un ottimo mercato. Ora abbiamo una squadra ottima e competitiva, con la prospettiva comunque di credere che Vlahovic stia facendo molto meglio rispetto all’anno scorso, perché sfa meglio fisicamente che per Chiesa sia un anno nuovo, che Pogba cercheremo di gestirlo per quanto possibile e farlo giocare finché non raggiungerà una condizione ottimale, che i ragazzi crescano ulteriormente. Il nostro obiettivo, fino all’anno scorso dicevo passare il girone di Champions, quest’anno l’obiettivo è quello di arrivare al 30 dicembre, dopo la partita con la Roma in casa se non sbaglio, per poter tirare una riga e vedere a che punto siamo in classifica. L’obiettivo è rimanere nelle prime quattro o attaccate alle prime quattro, per giocarci le nostre carte nella seconda parte di campionato. Partendo dal presupposto che l’obiettivo è entrare di nuovo, come è successo l’anno scorso, nelle prime quattro e giocare la Champions l’anno prossimo”.

La griglia scudetto? “Credo che quest’anno servano da 86 a 90 punti per vincere lo scudetto. La griglia ora è difficile, quello che vale oggi non vale domani: il Napoli è favorito perché ha vinto lo scudetto, il Milan anche ieri ha fatto un’ottima partita. Però siamo solo all’inizio, bisogna lavorare giorno dopo giorno, noi dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare, sapendo che sarà dura: ci sono Juventus, Inter, Napoli. Milan, Lazio, Roma, Atalanta e Fiorentina. Da questi otto squadre usciranno le prime quattro. Però bisogna essere molto bravi, ecco perché ho detto il primo step il 30 dicembre nelle migliori condizioni”.

Sulla carta la Juve ha una rosa da prime quattro? “È una rosa competitiva, poi ripeto noi lavoriamo ogni giorno per migliorare quelle che sono le le prestazioni della squadra e i giocatori e poi ci sono gli avversari. Io credo che sarà un campionato molto equilibrato, entrare nelle prime quattro in Champions quest’anno sarà molto difficile. Anche perché secondo me la quota scudetto, vedendo la forza delle squadre può essere 86/90, è normale che per il quarto posto devi fare 76 punti”.

Szczesny come sta? Vedremo ancora Perin…“Szczesny non ci sarà e rientrerà dopo la sosta. Questo colpo che ha preso… Sta meglio, ma per ora è in condizioni tali da poter giocare”.

Cosa si sente di dire a Vlahovic, che finalmente può giocare senza il fantasma di Lukaku? “Dusan lo vedo più sereno, perché sta meglio fisicamente, ma anche in allenamento. Poi gli attaccanti stanno sempre meglio quando fanno gol: lui ha fatto gol nelle prime due partite e, come vi ho detto a inizio preparazione, credo che Vlahovic, l’anno scorso non stava bene con problemi di pubalgia, ha fatto comunque 10-12 gol in campionato, alla fine Dusan i gol li farà. Sono molto sereno su quella che sarà la sua stagione, così come su Federico (Chiesa, ndr), così come Kean e così come Milik. Siamo una rosa ben assortita. È difficile, comunque, perché avendo una partita a settimana abbiamo giocatori che potrebbero non giocare per 2-3 settimane, ma abbiamo un obiettivo comune che è quello di tornare a giocare la Champions l’anno prossimo”.

Kostic a zero minuti, è stata una motivazione tecnica o di mercato? “Di mercato assolutamente no. A Udine ho spiegato perché ha giocato Cambiaso, perché ritenevo una partita più adatta a lui, domenica scorsa ho riproposto Cambiaso. Magari domani giocherà titolare Kostic, è un giocatore che ritengo affidabile, che ha fatto, l’anno scorso, 12 assist, è migliorato anche nelle conclusioni e ne tirò e quindi sono molto contento e sereno. Poi ripeto: con una partita a settimana, ci saranno dei giocatori che giocheranno meno, purtroppo quest’anno è così”.

Ieri si è parlato di visite mediche non superate in Turchia per Pogba e voci che parlano di problemi fisici cronici, può confermare o smentire? “Pogba in questo momento lo devo centellinare, nel senso che comunque, è un giocatore che sta venendo fuori da un infortunio, però l’altro giorno ha fatto una giocata importante, perché l’assist che ha fatto Iling nasce da una sua giocata importante a metà campo È un giocatore che già al 70% è normale che sia un giocatore diverso da tutti gli altri, quindi cerchiamo di tenerlo come le cose sante”.

Il trio d’attacco può variare nel corso del campionato in linea di massima sarà sempre quello? Si può sovvertire la griglia scudetto? “Per quanto riguarda la squadra che può vincere il campionato io credo che la favorita è quella che vince l’anno prima. L’ho detto anche in un’intervista il Napoli ha un giocatore come Osimhen che sposta gli equilibri di una partita. Il Napoli rimane favorito, poi Milan e Inter sono due squadre attrezzate per la vittoria del campionato. Quindi noi dobbiamo essere bravi a cercare di arrivare a dicembre nelle migliori condizioni perché la stagione è lunga e gli imprevisti sono tanti. Per quanto riguarda il trio per ora andiamo avanti così. Poi siamo solo all’inizio, devo capire i cambi, chi mi può dare di più a partita in corso perché coi cinque cambi, è vero che giochiamo una volta alla settimana ma noi siamo una squadra che deve tenere molto alto il ritmo e deve spingere dall’inizio e poi ci sono i cambi che mi devono aiutare a tenere i ritmi molto alti”.

Oggi chi è l’alternativa a Locatelli in regia? “Ci può giocare Rabiot davanti alla difesa, ci ho fatto giocare Miretti tre o quattro partite. Giocatori ne abbiamo Poi magari, il giorno che mancherà Locatelli, potremmo anche metterci con un centrocampo a due”.