Massimiliano Allegri ha parlato nel post gara della sfida con l’Arsenal ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: “Innanzitutto ho due pensieri, uno per Sinisa Mihjalovic e uno per Mario Sconcerti. In questo momento non ci sono parole, rivolgo un pensiero dolce ad entrambe le famiglie. E’ stata una partita difficile, loro sono una squadra tecnica che gioca in Premier. Noi avevamo tanti ragazzi. E’ stato un buon test: abbiamo fatto una buona fase difensiva. All’inizio abbiamo faticato in fase offensiva, ma poi abbiamo fatto bene, anche se potevamo fare meglio. Vincere fa sempre piacere, soprattutto in questo stadio”.
Come stanno Pogba e Chiesa?
“Chiesa ha avuto un affaticamento, ma è normale. Quando uno alza i ritmi dopo un infortunio del genere ha avuto è normale avere qualche problema, ho voluto non rischiarlo. Ci sarà per la gara del 27. Paul non ha ancora un metro in allenamento, non so dire come e quando rientrerà. Questa è la verità, altrimenti tutti i giorni mettiamo su un teatrino su un calciatore che non ha ancora fatto un metro di corsa. Bonucci starà fuori non per troppo tempo, il 27 torna Cuadrado, che però avremo a disposizione solo dopo la Cremonese. De Sciglio dovrebbe essere a disposizione dal 27 in poi. Dispiace non poter fare affidamento su Pogba, spero di averlo il più presto possibile”.
Cercherà di affrettare i tempi con i calciatori reduci dal Mondiale?
“Danilo e Alex Sandro rientreranno il 27 con la squadra, Rabiot e gli argentini avranno qualche giorno in più di riposo perché domani giocano la finale. Kostic si è allenato bene a Torino, così come McKennie. Milik domani mattina sarà al lavoro, oggi è rientrato Szczesny. Stiamo rientrando tutti, in dieci o quindici giorni di riposo non perdi tanto la condizione. Anzi, a volte un po’ di riposo ci vuole”.
Come ha ritrovato la squadra e l’ambiente?
“La responsabilità è sempre la stessa, la parte sportiva non è mai cambiata: noi dobbiamo pensare solo ad allenarci a e vincere le partite. Agli altri aspetti ci penserà la società, come ha sempre fatto: la Juventus è uno tra i club più importanti al mondo, ha centovent’anni di storia e continuerà ad andare avanti. Dobbiamo continuare a lavorare bene, come stiamo facendo. Stasera c’è stata la dimostrazione che la Juventus ha lavorato bene a livello di settore giovanili: hanno giocato molti ragazzi giovani, anche un 2005. Vanno saputi aspettare e fatti crescere”.
Non c’è bisogno di lavorare psicologicamente?
“Assolutamente no. La parte sportiva non è stata toccata, ci spiace che il presidente non ci sia più perché sono legato a lui a livello affettivo. Abbiamo ancora più responsabilità e quindi dobbiamo metterci ancora più impegno per portare risultati. Quando ricominceremo il campionato dovremo farci trovare pronti. Quello di stasera è stato un buon test, c’era il rischio di fare non bene: quando giochi in uno stadio del genere con tanti ragazzi è un rischio, ma si sono comportati bene e sono contento”.