Alla scoperta del Nizza di Farioli

38
soccer ball on the white line at stadium

In un campionato difficile, come quello della Ligue 1 in cui, almeno negli ultimi dieci anni, è sempre stato il PSG a farla da padrone, il Nizza sta vivendo quest’anno una vera e propria stagione d’oro: dopo un lungo periodo in prima posizione, dominando la classifica, Le Gym si trova attualmente in seconda posizione, proprio alle spalle della squadra allenata da Luis Enrique, con una serie impressionante di risultati che non conosce sconfitte, ma solo 5 pareggi e ben 8 vittorie. Dietro a questo successo, c’è non solo l’abilità del tecnico italiano Francesco Farioli, ma anche una gestione rivoluzionaria guidata da Sir Jim Ratcliffe, l’uomo più ricco del Regno Unito.

Farioli, scelto per una rifondazione a medio termine, si è rivelato un investimento estremamente produttivo anche nel breve. Con un passato limitato da calciatore, ha brillato come preparatore dei portieri sotto Roberto De Zerbi e ha avuto successo in Turchia con Karagumruk e Alanyaspor prima di approdare al Nizza. La filosofia di gioco di Farioli ha segnato un cambio di rotta significativo per il club, che è stato senz’altro aiutata anche dalla gestione di Ineos, la società di Ratcliffe, che ha portato a una razionalizzazione degli ingaggi e a una maggiore attenzione ai giovani talenti funzionali alle idee di Farioli.

Il direttore sportivo di Ineos, Sir Dave Brailsford, ha contribuito a sua volta in modo significativo al processo decisionale, portando anche nel calcio il contributo fondamentale derivante dalla sua esperienza nell’esplosione del ciclismo britannico (con il Team Sky). L’approccio del Nizza riflette la teoria dei marginal gains, lavorando sui dettagli per ottenere miglioramenti significativi.

Farioli è stato scelto non solo per le sue competenze tecniche, ma anche per la sua personalità e la sua capacità di integrarsi nella realtà del Nizza. La sua visione di un calcio d’attacco basato sul controllo del gioco ha plasmato la squadra, anche se necessario, adattandosi alle circostanze. E i risultati raggiunti sono evidenti: il Nizza di Farioli è una delle squadre più interessanti di questa Ligue 1, capace di battere anche nel giro di una settimana sia PSG che Monaco.

Se dal punto di vista offensivo la squadra ha buoni margini di miglioramento, pur vantando caratteristiche peculiari, è sul reparto offensivo che il Nizza ha raggiunto l’eccellenza e l’assenza di sconfitte dimostra il buon equilibrio raggiunto su tutta l’area.

Sebbene sia troppo presto ancora per esporsi con pronostici sul lungo periodo e per gli appassionati di scommesse calcio sia ancora difficile capire come e quanto esporsi sulle quote antepost del vincente campionato, il Nizza ha sicuramente iniziato questa stagione nel migliore dei modi. Nonostante alcuni scivoloni, in particolare il pareggio con Lille e Lorient nelle prime due partite, la squadra di Farioli ha infatti dimostrato la sua grandezza imponendosi su avversari ben più impegnativi.

Il momento propizio del Nizza, poi, è stato anche favorito da un inizio di stagione caotico che ha visto faticare non solo il PSG, ma anche il Marsiglia e il Lione che, per provare a ricalibrare la rotta, si sono affidati ad allenatori di tutto rispetto come Gennaro Gattuso e Fabio Grosso.

Il successo di questa squadra, dunque, non è il risultato di un singolo individuo, ma di una sinergia tra tecnico, dirigenza, filosofia di gioco e contesto generale. Mentre il club continua a sorprendere in Ligue 1, il contributo di tutti gli attori coinvolti sta definendo un nuovo capitolo di successo nella storia del calcio francese, ma non solo.