Alice Malaguti, Chievo Verona Women: “Ho grandi sogni da realizzare”

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ESCLUSIVA – Intervista ad Alice Malaguti

Alice Malaguti, giovane attaccante e promessa del Chievo Verona Women si racconta in esclusiva per SportPaper. La giocatrice, classe 2003, ha iniziato ad approcciarsi al calcio quando ancora veniva considerato uno sport “da maschi”.

Onestamente non ho mai capito perché il fatto che anche le ragazze giochino a calcio dia così fastidio a tante persone. Lo sport è bello perché chiunque può praticarlo e non trovo motivazioni per determinati pregiudizi” spiega, poi continua: “Il primo approccio per me è stato molto casuale, mio fratello maggiore aveva appena iniziato a giocare nella squadra dell’oratorio vicino a casa e mio padre, non sapendo dove lasciarmi mentre lo accompagnava, mi portava con lui. In quei pomeriggi l’allenatore mi invitava ad allenarmi insieme a loro e da lì non ho più smesso”.

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La situazione da quando ha cominciato lei è – fortunatamente – cambiata: “Prima mi sentivo molto più giudicata, soprattutto dalle persone più adulte come i maestri o i professori delle medie. In questi 13 anni di calcio ho visto evolvere questo movimento anche se sicuramente ci vorrà ancora del tempo”.

Un’evoluzione partita in ritardo 

Con il successo delle Ragazze Mondiali al Campionato del Mondo di Francia del 2019 anche in Italia si è iniziato a parlare in maniera sempre più insistente di professionismo all’interno del mondo del calcio femminile.

La strada, però, è ancora lunga e come sottolinea Alice Malaguti, la partenza in ritardo rispetto a tanti altri stati sarà difficile da colmare: Il Mondiale ha aiutato molto per dare alle ragazze della nazionale l’attenzione mediatica che meritano. Solo da quell’anno in Italia si è capito il potenziale del calcio femminile mentre altri stati già lo avevano intuito”.

Per l’attaccante gialloblù c’è anche una grande speranza per il futuro: “Se è vero che per colmare il gap ci vorrà tempo mi aspetto che piano piano sempre più bambine si approccino a questo sport e che, di conseguenza, si possa raggiungere anche una maggiore apertura mentale sotto questo punto di vista”.

Alice Malaguti Chievo Verona Women

Un primo passo già compiuto, invece, è stato fatto dal alcune società professionistiche che hanno investito nella formazione femminile: “Credo sia fondamentale perché un club di quel livello può aiutare a dare più visibilità al nostro sport anche mettendo a disposizione uno staff di professionisti che contribuiscono attivamente alla crescita delle ragazze” poi continua: “Esiste, anche in questo caso, un fattore fondamentale che è la fiducia. Se non si crede nel progetto non si migliorerà mai”.

Ripartenza e nuovo stop per il coronavirus 

Il coronavirus ha messo a dura prova tutto il mondo dello sport e, forse, quelli di squadra ne hanno risentito più degli altri. Una situazione difficile da gestire sopratutto per le calciatrici: “Personalmente l’ho semplicemente accettata, seguendo tutte le regole e allenandomi da sola a casa, anche perché non si poteva fare altro. All’inizio è stato piuttosto facile, perché doveva essere una soluzione temporanea ed eravamo un po’ tutti contenti di stare a casa da scuola per qualche giorno. Poi, nel corso del tempo il morale è calato molto, non si sapeva quando avremmo potuto riprendere gli allenamenti e la luce alla fine del tunnel si allontanava sempre di più”.

A settembre Alice Malaguti e le sue compagne sono tornate in campo, ma solo per poco: “Siamo riuscite a giocare qualche partita ma adesso purtroppo siamo di nuovo ferme. L’obiettivo era quello di disputare un buon campionato ma dopo solo due giornate è stato sospeso e non sappiamo se e quando riprenderà. La speranza però è quella di tornare sul campo il prima possibile”. 

Alice Malaguti Chievo Verona Women

L’attaccante, classe 2003, precisa: “Nel peggiore dei casi sarà possibile ricominciare solo a settembre e io non potò più far parte della formazione Under 17. In ogni caso, sono sicura che he le mie compagne, con l’aggiunta delle nuove ragazze provenienti dall’Under 15, lavoreranno molto bene e riusciranno a disputare un’ottima stagione”.

Il morale adesso non può certamente essere alto ma anche nelle situazioni più difficili è importante provare a vedere – almeno – un lato positivo: “Stare a casa con la propria famiglia credo sia l’unico aspetto buono. Ho capito quali sono le mie priorità e credo che tutti noi abbiamo imparato a non dare per scontate tante cose. Dalle uscite con gli amici alle cene ai ristornati passando anche per la scuola in presenza”.

Futuro

Sul futuro in campo Alice Malaguti non si pone obiettivi a lungo termine: “Non ho un obiettivo preciso. Ho grandi sogni da costruire piano piano, un piccolo traguardo dietro l’altro. Migliorare giorno per giorno per togliermi qualche soddisfazione. È questo che sto cercando di fare adesso”.

Fuori dal campo, invece, ha una certezza: “Adesso voglio finire bene la scuola e dopo la maturità frequentare un’università che mi permetta di specializzarmi in un ambito lavorativo che includa sicuramente lo sport”.