ESCLUSIVA – Intervista ad Alessia Gentile
Alessia Gentile, giocatrice del Moncalieri, si racconta in esclusiva per SportPaper. La squadra, nonostante il periodo difficile dovuto all’incertezza generata dalla pandemia di covid-19, ha grandi obiettivi per la stagione: “Come gruppo puntiamo alla promozione mentre personalmente penso solo a fare bene e migliorare sempre di più”.
Lo stop and go dei vari campionati, le perplessità sulle nuove ondate di coronavirus non aiutano a mantenere alta la concentrazione. Una situazione con la quale le calciatrici sono costrette a fare i conti dalla stagione scorsa: “È molto difficile, io cerco di mantenere al meglio la condizione fisica facendo degli esercizi a casa con pesi e qualche attrezzo da palestra. Come squadra invece proviamo a rimanere unite e lavorare insieme facendo allenamenti telematici condivisi su piattaforme online”.
Difensore per scelta
“È il ruolo che ha scelto me, non io lui. È stato amore a prima partita” racconta Alessia Gentile che non si è mai pentita di aver vestito i panni del difensore. E, sulle emozioni che si provano conferma che non sono da meno rispetto a quelle di un attaccate che fa gol: “Quando fermi un’avversaria e le impedisci di andare al tiro o quando recuperi la palla e fai ripartire velocemente la tua squadra ti regala sensazioni indescrivibili”.
Tra Italia e paesi esteri ci sono tanti calciatori che hanno ispirato la 24enne del Moncalieri: “Non ho solo giocatore preferito ma cerco di rubare le caratteristiche migliori affidandomi anche alle sensazioni che mi trasmettono durante una loro performance. E, vale sia per le partite del calcio maschile che quelle del calcio femminile”.
Un movimento, quest’ultimo che sta crescendo molto nel nostro paese soprattutto negli ultimi anni e che ha avuto una forte spinta dopo il successo della spedizione azzurra ai Mondiali di Francia 2019.
Il processo per il riconoscimento dello status di professionismo sta giungendo al termine anche se la strada è ancora lunga: “È presto per cantare vittoria ma da adesso credo che sia tutto in discesa. Si può solo migliorare”. Per la classe 1996 il gap con gli altri paesi potrà essere colmato: “Anche se con un po’ di ritardo arriveremo al loro stesso punto. Quello che ci differenzia è sicuramente la mentalità”.
Tra presente e futuro, tra campo e fuori
Alessia Gentile ha scelto di affidarsi ad un’agenzia per aiutarla nella sua carriera sportiva e non solo. Una prima volta per lei che, alleno per il momento, si ritiene soddisfatta: “Mi si è presentata l’occasione e ho scelto di fidarmi e affidarmi. Per ora il mio giudizio su questa esperienza è assolutamente positivo, abbiamo tanti progetti in cantiere e speriamo di poterli realizzare quanto prima ovviamente pandemia permettendo”.
Nessun indizio però o anticipazione: “Non posso dirvi nulla ma vi posso suggerire di seguirci. Vi prometto che non ve ne pentirete e che vi divertirete sicuramente”.
Con lo stop forzato dei campionati Alessia Gentile, così come le sue compagne di squadra e non solo, ha potuto prendere coscienza di quella che potrebbe essere la vita senza calcio. Ancora però, a quel tipo di futuro non ci pensa: “Abbiamo assaporato quello stile di vita ma diciamoci la verità la domenica senza partita non è domenica”.