Andrea Agnelli e il ricorso
Ai microfoni di tuttomercatoweb l’avvocato Cesare Di Cintio parla del caso Agnelli e del ricorso. Si punta all’annullamento della squalifica.
Di seguito le parole del legale del patron bianconero:
Partiamo dal principio. Di cosa si tratta?
“Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato il Presidente Agnelli per la violazione dell’art. 12 commi 1 e 2 del Cgs Figc, escludendo invece l’applicabilità della sanzione di carattere generale prevista dall’art. 1 bis comma 1 CGS in quanto, per le fattispecie in contestazione, vi è una espressa previsione sanzionatoria nell’art.12. I primi due commi dell’art. 12 prevedono che “Alle società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi, organizzati e non, di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente. Le società sono tenute all’osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso, nonché di ogni altra disposizione di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate”.
Non le sembra una contraddizione che i club non possano avere rapporti in alcun modo con le tifoserie, ma rispondono, poi, dei loro comportamenti durante le manifestazioni sportive?
“È chiaro che la norma non vieta ai club di avere rapporti con la propria tifoseria, bensì pone una sorta di limite ai rapporti stessi, non consentendo di fatto una partecipazione attiva del club. Le norme vietano e puniscono, infatti, i rapporti che sfociano in interventi finanziari o comunque che agevolino la costituzione e/o il mantenimento dei tifosi.
Nel caso di specie, il Tribunale Federale Nazionale ha escluso qualsivoglia tipo di rapporto tra il Presidente della Juventus ed esponenti della malavita organizzata, sanzionando il massimo dirigente bianconero solamente per la violazione dell’art. 12 Cgs Figc.
Ritengo, tuttavia, che, nel secondo grado di giudizio (l’appello è già stato annunciato sia dalla Juventus che dalla Procura Federale), il Presidente Agnelli avrà fondate possibilità di vedere integralmente accolte le proprie ragioni”.
Cosa comporta l’inibizione per il presidente Agnelli? Avrà ripercussioni anche sul suo incarico all’ ECA?
“La sanzione della inibizione temporanea comporta il divieto di rappresentare la Società di appartenenza in attività rilevanti per l’ordinamento sportivo nazionale e internazionale; il divieto di partecipare a qualsiasi attività di organi federali; il divieto di accesso agli spogliatoi e ai locali annessi, in occasione di manifestazioni o gare calcistiche, anche amichevoli, nell’ambito della FIGC; il divieto a partecipare a riunioni con tesserati FIGC o con agenti di calciatori in possesso di licenza FIFA.
Vi è da ricordare, tuttavia, che la decisione del Tribunale Federale Nazionale è impugnabile avanti alla Corte Federale d’Appello.
Per quanto concerne l’Eca, trattandosi di organismo autonomo, escluderei qualsivoglia ripercussione anche perché il Tribunale Federale Nazionale ha limitato l’applicabilità della sanzione al solo ambito Figc nonostante la richiesta della Procura Federale di estendere la sanzione anche a livello Uefa e Fifa”.