Addio vecchio Upton Park, ci mancherai

Stasera la sfida tra West Ham e Red Devils potrebbe regalare alla squadra di Van Gaal un insperato fino a poche settimane fa quarto posto che vorrebbe dire qualificazione Champions e beffa ai cugini del City, mentre per il West Ham i tre punti li farebbero riappropriare di un piazzamento Europa League perso malamente domenica. Ma tutto cio’ viene in secondo piano se pensiamo che questa sera il Boleyn Ground sara’ vivo per l’ultima volta dopo 112 anni di storia, causa trasferimento della squadra al nuovo Stadio Olimpico distante 4 Km. La lacrimuccia ovviamente scende per chi e’ tradizionalista, a chi piace lo stadio Old Style, come solo in Inghilterra possiamo trovare, impianti che hanno fatto la storia e la fortuna di molti club ed a cui i tifosi vedono come casa.

Lo stadio costruito nel 1904 e’ dedicato alla Regina Anna Bolena, in quanto circa 500 anni fa proprio in quella zona aveva una tenuta di caccia. L’impianto fu parzialmente distrutto durante la seconda guerra mondiale nel famoso bombardamento di Londra da parte dei nazisti, ma fu ristrutturato fino ad avere una capienza di circa 42000 spettatori.
Particolarita’ sono le due torri medioevali all’entrata, dove si trova anche la biglietteria, l’albergo e lo store ufficiale. L’impianto ha visto giocare i vari Bobby Moore, Geoff Hurst, Martin Pieters, Ray Wilson e negli anni dal 1998 al 2003 del nostro Paolo Di Canio il cui gol segnato in sforbiciata al Wimbledon e’ stato considerato il migliore visto da quelle parti. Al giocatore italiano e’ stato addirittura dedicato un palco che nel match day puo’ essere affittato da chiunque per godersi lo spettacolo del calcio inglese.

Unico rimpianto, i trofei vinti dal West Ham, sono stati sollevati a Wembley, come in occasione delle Fa Cup o della Coppa delle Coppe alzata al cielo da Bobby Moore.
Siamo sicuri di una cosa l’I’m forever blowing bubbles inno del club, non risuonera’ mai piu’ come prima. Goodbye Upton Park.