Intervenuto in conferenza stampa insieme all’ad Giorgio Furlani, Tammy Abraham, nuovo attaccante del Milan, ha parlato del pareggio di sabato dell’Olimpico e della sua ex squadra, la Roma.
Abraham: “Milan posto in cui volevo essere”
Tutto in poco tempo: arrivo, esordio e assist. “Sono cresciuto con il Milan. La reputo una squadra eccellente. Mi si chiede spesso come voglio giocare. Sono sempre pronto ad affrontare nuove sfide. Spero di avere buoni risultati, di avere un impatto positivo, siamo con il vento in poppa”.
Quali emozioni hai provato? “Quando ho visto il Milan interessato a me non ho fatto altro che aspettare, dicendomi mille e mille volte che era il posto in cui volessi essere”.
Subito feeling con Leao. “C’è una storia abbastanza divertente dietro. Abbiamo deciso prima di entrare cosa fare insieme, siamo entrati e abbiamo fatto quello che volevamo fare”.
Come stai fisicamente? “Mi sento al meglio. Sto recuperando dalla lesione, ma mi sento veramente molto bene”.
Cosa hai detto a Theo e Leao durante il cooling break? “Abbiamo tutti visto la scena. Stavo parlando con loro, c’era adrenalina in corpo. Loro sono rimasti a lato del campo, ma semplicemente perché c’era dell’acqua e hanno bevuto lì”.
Che promessa fai ai tifosi del Milan? “Sono cresciuto con questo club, nell’anima e nel cuore, con tutti i trofei e i giocatori, giocare qui, in questa città fantastica e in questo stadio fatastico, così come lo sono i tifosi. Vorrei contribuire con il mio meglio. Cercherò di fare andare la stagione al meglio”.
Hai conosciuto Morata già al Chelsea… “Sì, ci siamo incontrati al Chelsea, lì ho fatto la mia formazione. Morata è un leader, essere in campo con lui è veramente bello e interessante”.
Ci sono dei leader nel Milan? “Sono sceso dall’aereo e sono andato a giocare, ci vuole un po’ di tempo per andare a creare dei rapporti. Nel Milan ci sono dei grandi giocatori, ci sono degli amici”.
Desideravi lasciare la Roma? “No. Non è che ho perso fiducia assolutamente, ma i tifosi sanno quanto sia importante la Roma per me. Però a volte nella vita ci sono i casi in cui si deve salire di livello, mettere l’asticella più in alto, e ho pensato che questa fosse l’occasione giusta. Alla Roma auguro il meglio, ma ora sono concentrato sul Milan”.
Vieni da due anni difficili… “Il primo anno è andato molto bene con la Roma, poi il secondo è stato più difficile. I giocatori sono esseri umani e l’infortunio mi ha trascinato per un po’ di tempo, ma questa al Milan è la mia grande opportunità per dimostrare che sono tornato. La mia ambizione è sempre quella di vincere”.
Quali sono i tuoi obiettivi? “Ho 27 anni e sono tante le scelte da fare. Voglio segnare dei gol, molti si aspettano gioco aereo da me”.
Conosci la storia di Hateley? “Per me è bellissimo essere qui. Spero di potercela fare nel raggiungere ottimi risultati. Il mio cuore è qui, la mia testa è qui e sono un tifoso del Milan come tutti. Farò del mio meglio per diventare una leggenda come quella citata”.