Punto GG – Sullo scudetto il graffio del Gasp. Per l’Europa c’è anche la Roma

La Roma continua ad inanellare vittorie e piomba in zona Europa; in coda si procede a rilento

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MATEO RETEGUI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La Juventus crolla al cospetto dell’Atalanta; il Napoli doma la Fiorentina, l’Inter soffre col Monza

La ventottesima giornata, incastonata tra due fondamentali sfide europee, presenta un conto salatissimo alla Juventus, che proprio dalla recente doppia eliminazione dalle altre competizioni pareva aver tratto la linfa necessaria per tuffarsi a capofitto sul campionato; chi intravedeva la possibilità per i bianconeri di inserirsi addirittura nella lotta per il tricolore ha avuto un brusco e devastante risveglio. I nerazzurri di Gasperini hanno letteralmente messo a ferro e fuoco l’Allianz Stadium e lo 0-4 che non aveva precedenti in quell’impianto è parso alla fine addirittura stretto! Resta l’interrogativo sul perché una formazione come quella orobica riesca in simili imprese (0-3 anche al Maradona) per poi restare impigliata in gare incolori come quella della scorsa settimana contro il Venezia. Domenica alle 20.45, nel big match con l’Inter avremo probabilmente la risposta definitiva sulle reali possibilità dei bergamaschi di lottare fino alla fine per lo scudetto.

Dal punto di vista juventino ci sarebbe da dire moltissimo ma non basterebbero dieci pagine… di fatto il “progetto Motta” pare sul punto di naufragare proprio quando il peggio sembrava passato ed il fondo toccato; invece la gara di domenica ha riaperto un crepaccio profondissimo sotto i piedi del mister italo-brasiliano nel quale potrebbero e forse dovrebbero precipitare anche quei dirigenti che l’hanno scelto e che gli hanno messo a disposizione una rosa evidentemente non all’altezza del blasone e delle tradizioni bianconere.

Detto che l’Inter ha svolto il compito assegnatole ma soffrendo oltre ogni pessimistica previsione contro il Monza ormai condannato alla retrocessione, è tornato a vincere il Napoli sull’onda della nuova coppia Raspadori-Lukaku. Conte non mollerà fino alla fine; su questo non ci piove.

Il Bologna non finisce mai; la Lazio inciampa ed arriva la Roma

Ormai non è più una sorpresa. Il Bologna di Italiano, come e meglio di quello di Motta, continua la sua marcia di avvicinamento alla zona Champions, ora distante soltanto due punti e con alle viste lo scontro casalingo con la Lazio che potrebbe sancirne il sorpasso. A Verona, con Orsolini e Castro in affanno, sono stati Odgaard e Ndoye a caricarsi la squadra sulle spalle portandola alla vittoria. La compagine felsinea appare fresca, carica mentalmente e priva di quelle pressioni psicologiche che attanagliano alcune delle altre contendenti alle piazze europee. Senza dimenticare che con la semifinale da disputare contro l’Empoli i rossoblù potrebbero centrare anche la finale della Coppa Italia aprendosi un’ulteriore strada per le competizioni continentali.

Stanca e con qualche infortunio di troppo, la Lazio non è riuscita a superare l’ostacolo Udinese che in questo momento è una delle squadre più in forma del campionato. Il pareggio alla fine potrebbe perfino essere un punto guadagnato ed un segno di maturità per i capitolini, chiamati ora nella sfida del Dall’Ara a dare le indicazioni forse determinati sui reali obiettivi raggiungibili.

Chi pare non fermarsi più è invece la Roma di Ranieri che nel girone di ritorno sta marciando a ritmo scudetto; ormai la qualificazione all’Europa League (…e non solo), puramente utopistica alcune settimane fa, pare addirittura a portata di mano. I giallorossi, grazie alla sapienza tattica del loro mister, e alla ritrovata verve di alcuni protagonisti (Dybala in primis), hanno saputo sfruttare al meglio un calendario piuttosto agevole ed ora si preparano a lanciare lo sprint per un finale a sorpresa.

In coda muovono la classifica soltanto Parma, Cagliari e Venezia

Nella bassa classifica si procede a rilento; le formazioni pericolanti perdono quasi tutte, ad eccezione del Cagliari, che divide la posta con l’ormai quasi salvo Genoa, del Parma che impatta orgogliosamente col Torino e del Venezia che continua a non darsi per vinto ma senza vittorie finirà soltanto per allungare la sua agonia verso una retrocessione che pare già scritta.