Lazio al fotofinish: Chukwueze illude, Pedro su rigore gela il Milan

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PEDRO PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

San Siro fa da sfondo alla sfida tra Milan e Lazio, valida per la 27ª giornata di Serie A. Entrambe le compagini si giocano punti determinanti nella corsa verso le competizioni europee. La squadra guidata da mister Conceicao, reduce dalla sconfitta nel recupero contro il Bologna, si trova di fronte a una delle ultime, se non l’ultima, opportunità per rilanciare le proprie ambizioni in chiave Champions League. Attualmente distanziato di otto lunghezze dalla quarta posizione, il Milan è chiamato a una prestazione di carattere per mantenere vive le proprie speranze. Per gli uomini di Baroni, invece, la conquista dell’intera posta in palio rappresenterebbe un passaggio fondamentale per sorpassare temporaneamente la Juventus e intensificare la pressione sulle dirette concorrenti alla qualificazione europea.

Milan-Lazio, primo tempo horror per i rossoneri. Succede di tutto nella ripresa

Il match si accende sin dalle prime battute, con gli ospiti che approcciano la gara con maggiore aggressività. I biancocelesti si rendono pericolosi con Dia e un’incursione di Nuno Tavares dalla sinistra, mentre i rossoneri faticano a trovare spazi nella compatta struttura difensiva avversaria. Al 28′, la Lazio capitalizza la propria supremazia con Zaccagni, rapido nel ribadire in rete una conclusione di Marusic respinta da Maignan. Il Milan prova a reagire spinto dal calore della Curva Sud, ma senza trovare soluzioni incisive. Conceicao corre ai ripari inserendo Joao Felix per dare maggiore imprevedibilità alla manovra, ma nel finale è ancora la Lazio a sfiorare il gol con un destro al volo di Zaccagni, che sfila di poco a lato. Si va a riposo sul parziale di 0-1. Il Milan rientra in campo con un atteggiamento aggressivo, cercando subito il pari. Nei primi minuti della ripresa infatti, i rossoneri aumentano la pressione, costringendo la Lazio sulla difensiva. Al 50′, però, è la Lazio a sfiorare il raddoppio. Nuno Tavares guida una ripartenza e serve Gigot al centro dell’area, ma il difensore biancoceleste calcia debolmente di sinistro, consentendo a Maignan una parata agevole. La reazione del Milan non si fa attendere. Al 51′, Pulisic trova Joao Felix al limite dell’area, il portoghese si gira con eleganza ma conclude alto sopra la traversa. Pochi minuti dopo, al 55′, una giocata di classe di Joao Felix, con un tunnel su Lazzari, libera Pulisic in area, ma l’americano spreca da pochi passi. Il match si accende, con il Milan proiettato costantemente in avanti e capace di creare pericoli con più uomini, ma al tempo stesso vulnerabile alle ripartenze della Lazio, che sfrutta ogni occasione per rendersi pericolosa. La situazione dei rossoneri sembra peggiorare ulteriormente al 67′ con l’espulsione rimediata da Pavlovic per fallo su Isaksen ma al minuto 85 arriva il clamoroso pareggio grazie ad un colpo di testa di Chukwueze. Al 96′ viene fischiato un calcio di rigore alla Lazio per fallo di Maignan su Isaksen: dal dischetto il neo entrato Pedro batte Maignan e gela San Siro. Vittoria fondamentale per la Lazio che vede l’Europa. Terza sconfitta consecutiva per i rossoneri che abbandonano il campo sotto gli assordanti fischi di San Siro.

 

Milan-Lazio, il tabellino

1-2

Reti: 28′ Zaccagni (L); 85′ Chukwueze(M);98′ Pedro rig. (L)

Ammoniti: 76′ Gimenez (M); 80′ Leao(M).

Espulsi: 67′ Pavlovic(M).

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Jimenez(46′ Walker), Gabbia(83′ Jovic), Pavlovic, Hernandez; Musah(37′ Felix), Fofana(70′ Thiaw); Pulisic(70′ Chukwueze), Reijnders, Leao; Gimenez. A disposizione: Sportiello, Torriani; Bartesaghi, Terracciano, Thiaw, Tomori, Walker; Bondo; Abraham, Camarda, Chukwueze, Felix, Jovic, Sottil. Allenatore: Conceicao.

LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic(46′ Lazzari), Gila, Gigot(79′ Patric), Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia(88′ Noslin), Zaccagni(79′ Pedro); Tchaouna(58′ Vecino). A disposizione: Furlanetto, Mandas; Lazzari, Patric, Provstgaard; Belahyane, Vecino; Ibrahimović, Noslin, Pedro. Allenatore: Baroni.