Tempi duri in casa Roma: all’agrodolce passaggio agli ottavi di Champions tra i fischi scroscianti di un pubblico sempre più spazientito e disertore all’Olimpico, si aggiungono le stoccate del prefetto Gabrielli che sostiene come Roma abbia problemi prioritari rispetto alla questione stadio. L’incontro tra Gabrielli e Pallotta dovrà cercare di distendere gli animi tra il prefetto e il presidente che ha ribadito la propria vicinanza alla squadra e si è complimentato per il passaggio del turno sostenendo, forse sapendo di mentire, che “la Roma avrebbe potuto vincere tranquillamente 3-0 ieri sera”: ha poi auspicato una maggiore complicità dei tifosi verso squadra e società.
Intanto la Roma ieri ha stabilito qualche record, non molto lusinghiero: prima squadra a passare il turno con una sola vittoria nel girone, seconda squadra a passare il turno con soli 6 punti (eguagliato lo Zenit del “romanista” Spalletti nel 2013) e peggior difesa a superare la fase a gruppi (ben 16 reti subite). Paradossale il secondo posto nel girone con la media di un punto a partita (media che in Italia non basterebbe a raggiungere la soglia salvezza dei 40 punti): il Porto ieri è uscito con 10 punti, il primo Napoli di Benitez si accomodò in Europa League dopo aver preso 12 punti nel girone di Champions. Un record scampato invece: grazie alle parate di Szczesny, la Roma si ferma a 27 partite consecutive con la porta violata in Europa, mentre i modesti maltesi del Valletta sono a quota 29.