Roma, Garcia: “Contro l’Atalanta mi aspetto una reazione”

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GarciaArchiviata la pesante batosta di Champions contro il Barcellona, la Roma avrà l’opportunità di rifarsi già nel match di domani pomeriggio contro l’Atalanta. Il tecnico giallorosso, Rudi Garcia, quest’oggi ha risposto alle domande dei cronisti presenti in sala stampa per la tradizionale conferenza pre partita.

Di seguito riportiamo le parole del tecnico francese stando a quanto raccolto da laroma24:

Ha parlato con la squadra? Come si riparte dopo un ko come quello di Barcellona?
Ovviamente ho parlato con la squadra, come sempre. L’insoddisfazione era alta, la delusione anche, perché potevamo fare meglio. Ora metteremo tutte le nostre forze con l’Atalanta per dimostrare che il gruppo è in grado di reagire, non c’è altro da fare.

Che Atalanta si aspetta? In virtù degli scontri di domani, si aspetta diaccorciare la distanza dalla vetta?
Prima dobbiamo vincere, poi vedremo i risultati degli altri, è così che vedo le cose. Dobbiamo sfruttare questa opportunità, giochiamo in casa, siamo arrabbiati e vogliamo dimostrare tante cose e soprattutto continuare il buon percorso in campionato. Vincere ci porterebbe ancora più in alto in classifica

La difesa è diventata la peggiore in Champions. 31 gol subiti in 18 partite. Sta pensando a dei cambiamenti, come il rilancio di Castan?
Sul piano difensivo possiamo fare meglio e lo abbiamo dimostrato, nell’ultima gara in casa non abbiamo preso gol e si è dimostrato che se tutti si impegnano e sono motivati ad aiutare i compagni e a difensre, allora si può pensare di non prendere gol. Ma l’ho già detto, vincere tutte le partite 3-2 mi va anche bene, non si può avere il miglior attacco senza prendere rischi. Forse l’equilibrio va trovato con più continuità. E’ questo che va migliorato.

L’approccio alla partita ha portato la sua Roma a non riuscire a rimontare l’iniziale svantaggio. E’ un problema mentale? Come si risolve questo aspetto ricorrente?
Ci sono anche partite in cui siamo partiti in vantaggio. Il primo gol è sempre importante, condiziona la partita. Questa squadra anche in svantaggio deve essere in grado di vincere, siam ostati in grado di rimontare ma è anche vero che quando si inizia bene è meglio, ma è un discorso che vale per tutte le squadre del mondo.

Ieri Baldissoni si è scusato con i tifosi per la partita di Barcellona, lei si sente di fare lo stesso? A mente fredda, farebbe sempre le stesse dichiarazioni del postpartita ?
Avevo detto dopo la partita che avevamo giocato contro la miglior squadra del mondo in questo momento. Non serve a nulla tornare su questa partita. I tifosi a Barcellona erano tanti, erano dispiaciuti e delusi come noi. Guardo sempre al futuro e il futuro è domani, domani saremo più forti con la nostra tifoseria ad aiutarci. Sarà così fino a fine stagione, se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi che ci siamo prefissi. Sarà già la quinta o la sesta volta che lo dico, ma spero nel ritorno dellaCurva Sud, con loro saremo più forti. Ero fiero dei tanti tifosi presenti a Barcellona. Capisco la loro delusione, ma anche la squadra era sotto terra dopo quella partita. Non c’è tempo per piangersi addosso, siamo dei combattenti, domani si deve ripartire con 3 punti ed è questo che vogliamo.

Florenzi ha parlato di partita preparata male. Si sente responsabile di questo?
Siamo tutti responsabili delle partite giocate male. Ma se guardo dall’inizio della stagione, a parte il primo tempo a Borisov, non vedo altre partite in cui abbiamo mancato di giocare bene. A Barcellona abbiamo avuto poche possibilità di esistere in campo, ma se le cose andavano era possibile fare anche 3 gol in più, così come era possibile prendere 3 gol di più visto che il Barcellona è una squadra incredibile. A parte Borisov e Barcellona la squadra ha sempre risposto alle difficoltà. Altrimenti non sarebbe possibile essere a 3 punti dal primo posto in campionato e a 90’ dalla possibilità di superare il turno in Champions League.

Lei può anche non essere d’accordo. Molti sono convinti che la squadra manchi di atteggiamento e personalità. Perrotta, ad esempio, ha dichiarato che la squadra è entrata in campo a Barcellona già sconfitta. Un allenatore, in concreto, cosa può fare quotidianamente per instillare personalità in una squadra che è carente di questo?
La squadra ha personalità, nelle difficoltà ha sempre dimostrato di saper reagire. Sfido ognuno di voi a trovare una gara, prima del Barcellona, in cui la squadra non è stata in grado di mostrare un atteggiamento simile. Più continuità ci servirebbe, è ovvio, ma è falso dire che a Barcellona siamo entrati in campo già battuti. Sapevamo che la gara con il BATE era decisiva ed era meglio non prendere espulsioni o infortuni, forse era un contesto nel quale la squadra non ha trovato una spinta in più per lottare. Come avevo detto alla squadra all’intervallo, potevamo essere più arrabbiati, ma se questo ci costava perdere dei giocatori per la prossima partita sarebbe stato un atteggiamento sbagliato.Era un po’ complicato fare la partita con questo atteggiamento. E lo ribadisco, abbiamo giocato con la squadra migliore del mondo in questo momento.

Le condizioni atletiche del gruppo? Manolas e De Rossi?
Stanno bene, Daniele ha recuperato al 100% e non era il momento di rischiarlo a Barcellona, anche perché era diffidato. Abbiamo pagato tanto la gara di Bologna, ma sono passati 5 giorni e la squadra ora sta bene e risponde bene sul piano fisico.

Ha la sensazione che in questa stagione lei e la Roma abbiate soltanto da perdere?
Abbiamo obiettivi chiari: superare il girone e per farlo dobbiamo vincere con il Bate il 9 dicembre. Riguardo al campionato, vogliamo qualificarci alla Champions e lottare in alto fino alla fine della stagione e poi vedremo cosa succede. Al momento siamo in corsa per tutti gli obiettivi. Ora c’è l’Atalanta, c’è tempo per pensare al Bate, ma i nostri obiettivi restano e siamo determinati a portarli a buon fine.